E' ora di finirla con sta menata che fare la risonanza magnetica sia difficile e pauroso e pericoloso e bla bla bla!
Vorrei spezzare una lancia (chissà perché si dice così e non ad esempio spezzare una alabarda?) a favore di questo esame diagnostico salvavita, attorno al quale ruotano tante variegate favole metropolitane.
Partendo in ogni caso dal presupposto che, non esistendo alternative, comunque quando ti tocca, te la devi cuccare, cercherò (per quelli che non lo hanno mai fatto, buon per loro e spero siano tanti), di spiegare in cosa consista questo esame che ho per l’ennesima volta eseguito stamani (con la solita oretta di ritardo causata dalle solite persone che si sono lasciate suggestionare dall’idea claustofobica che suscita la visione dell’apparecchio in sé medesimo).
Fare la risonanza magnetica con liquido di contrasto (gandolino), è assolutamente indolore (a meno che non abbiate delle difficoltà a rimanere lunghi distesi su un lettino a cazzeggiare per mezzoretta).
Ovviamente, avrei preferito andare a farmi una “vasca” in via Mazzini (vale a dire girare avanti e indietro per la via dei negozi più gettonata di Verona), comunque, anche il terzo piano del policlinico non è male.
Se siete fortunati, tanto per cominciare, potete incontrare dei Tecnici diagnostici o Medici più o meno attempati, di sesso opposto simpatici e metti caso pure bellocci (così, dato che ci siete, vi rifate pure gli occhi).
Nell’attesa, inoltre, potete sempre fare incontri interessanti con gente magari pure più sfigata di voi ed altrettanto vogliosa di rendervi partecipi dei cazzi loro, di modo che vi sentirete persino sollevati quando, finalmente, arriverà il vostro turno.
Il questionario al quale sarete in seguito sottoposti varia da un laboratorio diagnostico all’altro, anche se, in sostanza, le domande alle quali sarete sottoposi sono di questo tipo:
• Lei è schizofrenico?;
• Soffre di attacchi epilettici?
• Si droga?
• Soffre di claustrofobia?
• Ha delle parti nel suo corpo in ferro?
Una volta risposto NO alle domande sopra citate (trattenetevi dal dire: ma perchè non si fà una pentola a pressione di cazzi suoi?) e firmato la liberatoria per il liquido di contrasto (ero quasi tentata di dire, solo per la curiosità di vedere cosa avrebbero fatto i medici, che ero una drogata schizofrenica epilettica claustofobica e mezzo bionica, ma siccome sono consapevole del fatto che devo fare la R.M. per vedere se il mio cancro si è fermato, ho deciso passare oltre, almeno par stavolta), vi faranno accomodare in uno spogliatoio all’uopo allestito e vi faranno spogliare ed indossare un camice bianco, sopra la vostra biancheria. Vi dovrete togliere anelli, orologio, orecchini, occhiali e, nel caso la RM la dobbiate fare all’encefalo od ai pacchetti oto-vestibolari, anche trucco e gel nei capelli.
Poi vi faranno accomodare su una specie di lettino ed appoggiare la testa su di un cuscino. Io ho chiesto espressamente i tappi alle orecchie perché l’esame è molto rumoroso ed, in effetti, può dare fastidio alle orecchie (specialmente se non funzionano perfettamente come le mie).
Quando dico “molto rumoroso” intendo dire che sentirete dei rumori del tipo martello demolitore, centrifuga della lavatrice o treno che passa, ma una volta passata l’iniziale sorpresa, potreste trovarli anche rilassanti. Sono una sequenza, diversi tra di loro, intervallati da delle pause.
Dopo che vi sarete sdraiati sul lettino, vi chiederanno di rimanere calmi ed immobili per circa una mezz’oretta. In alcuni centri (non stamattina) vi daranno anche un pulsante in mano da schiacciare per avvertirli, nel caso abbiate dei problemi e vogliate essere tirati fuori dal buco.
Il lettino quindi, comincerà a slittare all’indietro fino alla posizione che la zona da esaminare richiederà.
Per la RM all’osso sacro, ero infilata nel tubo fino alle ginocchia e pertanto il resto delle gambe era fuori. Altre volte mi hanno consigliato di tenere gli occhi chiusi, stamani non mi hanno detto nulla in tal senso. In ogni caso, io avevo già, come dire, “spiato”, l’interno di un altro cilindro per curiosità.
Non tutti gli apparecchi sono uguali; quello nel quale sono stata infilata stamani, era meno “tecnologico”, così a prima vista, ed in sostanza era una specie di tubo di plastica bianco, aperto davanti e presumo dietro. Dal mio naso sarà stato circa 30 centimetri. Altre volte assomigliava all’interno ad una specie di lettino solare. Non è buio all’interno, anzi, c’è una luce molto intensa ed il tutto non risulta “soffocante”. Tenete presente che non amo prendere gli ascensori e non andrei mai a fare la speleologa. Quando sono andata in Egitto, mi sono rifiutata di entrare in una piramide perché mi sentivo soffocare solo all’idea. Cosa che invece non mi è mai successa facendo la RM.
I medici ed i tecnici (la presenza del medico risulta indispensabile solo quando è richiesto l’uso del liquido di contrasto),usciranno dalla stanza dove vi troverete voi ed il macchinario e si posizioneranno davanti, oltre una vetrata. Comunicheranno con voi, riprendendovi ad esempio se vi muoverete troppo, attraverso delle cuffie o dei microfoni inglobati nel macchinario. Penso che sia difficoltoso per le persone obese, perché le dimensioni del “cilindro” sono fisse. Non siete legati o prigionieri e se vi viene un attacco di panico, potete chiamare e sarete subito tirati fuori. Io prima di entrare prendo un ansiolitico e quando sono dentro cerco di stare calma e pensare a qualcosa di piacevole. Penso che è un esame necessario, che la gente sta lavorando per il mio bene, sopporto e cerco di non scassare le balle.
Tuttavia, non trovo ci sia niente di male ad avere paura e non c’è da vergognarsi se si chiede di essere tirati fuori.
Esistono dei centri (ad esempio, Trento) dove la RM può essere effettuata con l’impiego di un macchinario aperto ai lati, adatto proprio alle persone che hanno troppa paura.
Quando vi tireranno fuori per iniettarvi l liquido (iniezione o flebo) significa che l'esame stà volgendo al termine: ancora qualche sequenza di rumori e stop.
A me, il liquido di contrasto non ha mai dato alcun tipo di disturbo (ero così stupidotta anche prima).
Ho scritto questo mio post, allo scopo di tranquillizzare qualcuno che deve o dovrà fare questo tipo di esame. Personalmente, sarei stata contenta di essere informata anche sui dettagli più stupidi inerenti quello che mi aspettava, la prima volta che l’ho fatto, quattro anni orsono, in modo tale da evitare di farmi un sacco di inutili seghe mentali (stamattina eravamo proprio partiti male, perchè la dott.ssa mi ha fatto sputare la gomma dicendomi "non può masticare", e mi sembrava di essere tornata alle scuole elementari. Se volete tenere una caramella in bocca, nascondetela sotto la lingua, così si scioglie lentamente e vi fa compagnia: io avevo fatto così le altre volte).
Domani chiederò ad una mia amica di leggere stò post e dirmi se ho reso l’idea e se secondo lei potrebbe essere utile a qualcuno, ad avere un approccio meno traumatico nei confronti di un esame decisamente indispensabile ed in sé veramente insulso.
Altrimenti lo cancello.
Ps: a fare l’esame non ho avuto alcun problema: l’unico neo è che, grazie al mio disastroso senso dell’orientamento, non ero più capace di ritrovare, tra i vari piani e corridoi del policlinico, da dove cavolo fossi partita….
Così in realtà per fare l’esame ho perso un paio d’ore, ma ovviamente, questa è tutta un’altra storia…..
BUONE FESTE
5 anni fa
5 commenti:
Non so se leggerai..... ma io lo scrivo ugualmente.... Qualche tempo fa anche io ho fatto la RM e nessuno mi aveva detto cosa e come si facesse.... io l'ho fatta senza liquido di contrasto.... mi hanno infilato dentro quel tubo...e me lo ricorderò per tutti gli anni a venire: quel giorno iniziavano i mondiali di calcio...Svizzera-Francia... Ho dovuto tenere gli occhi chiusi, e concentrarmi sulla partita per non dover aprire gli occhi e a pochi centimetri da me trovare il "soffitto"... Ce l'ho fatta per un po'....poi strani pensieri si sono impossessati del mio cervello.... e se fossi morta...che mi risveglio??????????? E quando sarò morta mi metteranno dentro un coso come questo????? Ho iniziato a maledire il fisioterapista che me l'ha consigliato.... penso di aver pensato in tutto l'alfabeto... ad un certo punto sentivo le gocce di sudore che scendevano ai lati delle tempie.... non ce la facevo più...non potevo più sentire quel maledetto rumore del cazzo...cercavo sempre di concentrarmi sulla partita....di non avere strane visioni...di non pensare ai miei figli e a mio marito..... Non avevo a disposizione il bottone per chiamare.... quando sono uscita penso che ero bianca e spaventata...sono andata poi dritta dritta dal mio fisioterapista e gliene ho detto un sacco....
SPERO ARDENTEMENTE DI NON DOVERLO PIU' RIFARE
E così sia....
patty
Cara Patty, ma quando "l'acqua la toca el cul"!, come si suole dire dalle mie parti....
Cioè: quando proprio proprio ti tocca farla......
E poi non spaventare la gente: è come fare un lettino solare. Solo che invece di uscire arrossati si esce sbiancati!
Quell'unica volta che ho fatto una risonanza magnetica piacenza ero un pò nervoso perchè moti dicevano che si provava la sensazione di claustrofobia, ma per fortuna qui avevano la risonanza magnetica aperta total body ed il problema non si è posto.
Buongiorno, può indicarmi il centro a Piacenza, dove ha fatto la risonanza magnetica apertA.Grazie
Fatta /nessun problema - - unico neo il gran freddo xche i sig medici finito esame si sono dimenticati di me - -ho dovuto suonare "congelata e parecchio incavolata
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