Premetto che ho sempre superato "brillantemente" le varie tappe scolastiche, dalla maturità artistica con 56/60 sino a giungere, nel lontano 1984 ad una laurea(sudata) a 25 anni (2 anni scarsi fuori corso, ma lavoravo) con 110/110, in Architettura a Venezia. Mancava solo la lode. Pazienza.
Questo, solo per farvi capire, che avere una laurea non significa essere particolarmente intelligenti. Infatti, io, nel tempo, ho avuto molti riscontri in tal senso.
Giggino, che mi ama tanto tanto, per consolarmi a volte dice che sono "scollegata"; a me pare proprio, invece, di essere a volte particolarmente "deficiente" (nel senso che deficito di qualcosa, nello specifico di nozioni culturali, di velocità di calcolo e/o di intelligenza).
E adesso ve lo dimostro (per chi mi conosce, ovvio, non ce n'è bisogno).
Il fatto che qualcuno possa pensare di me, che sono un tantino tonta, mi fa semplicemente un baffo.
Sono altre le cose che mi interessano nella vita (ad esempio, sono ancora incazzata con la Maria Cristina Tittin, che all'età di 8/9 anni circa, si era rivolta a me, apostrofandomi con il nome di "fata muccona"(a causa della mia prematura prosperità, concretizzatasi con una quarta coppa D).
Insomma, la geografia, in particolare, (insieme alla matematica), non sono mai state il mio forte.
E sì, che non ritengo serva essere particolarmente intelligenti per comprendere i confini dell'Italia, o dove si trova il Madagascar.
Si tratta di studiare, applicarsi, incuriosirsi, viaggiare anche virtualmente (Giggino, per stimolarmi, mi ha anche regalato due mappamondi!).
Ma io proprio sono restia, mi pare una materia insulsa.
Se voglio sapere dove è una nazione, prendo l’atlante on-line e lo vedo. (tra un po’ si vedranno anche le persone che mangiano all’interno della casa posta nella via della città di nonosodove).
Ero in primo banco, che chiacchieravo con la mia compagna di classe di nome Lorella, era l’ora di geografia e la Professoressa Lanolini, stava spiegando l’Africa.
Mancavano solo 5 minuti alla campana. Ma si vede che Lorella ed io, avevamo veramente un tantino esagerato con le chiacchiere.
E la Profe si era incazzata a tal punto da chiamarmi alla cattedra per interrogarmi su quello che stava spiegando.
Ed io ero andata nel pallone.
O, come dice Giggino, mi ero “scollegata” (che vada in trance?).
E quando Lei mi chiese “Cosa c’è vicino al Rio delle Amazzoni?”, cogliendo al volo il suggerimento di una compagna di classe mia omonima, dissi: “IL DESERTO!”
Diodellamadonna, come mi sia uscita una simile bestialità, me lo sto ancora domandando!
Il deserto vicino al rio delle Amazzoni!
Il deserto al posto della foresta tropicale!
Roba da 4, ed al posto con le orecchie basse, basse.
A dire il vero, più che ignoranza in geografia, la bestialità che avevo detto alla Profe assomigliava a squilibrio mentale in fase di età dello sviluppo. (adesso, ci sarebbero i presupposti per presumere l’uso inconsulto di cannabis).
Non contenta, ovviamente del mio rendimento nella materia, mi applicai in seguito con una sorta di voracità, proprio nello studio della geografia. Ed in particolare, dell’Oceania.
Ed è lì, che ho dato il meglio di me stessa.
Avevo imparato tutto a memoria, parola per parola, salvo le virgole.
Così mi uscì una frase del tipo “In Australia ci sono molti cespugli spinosi ed allevamento di ovini”.
“Perché”, mi chiese la Profe, secondo me già un tantino prevenuta, “gli ovini mangiano i cespugli spinosi?”
“Certo che no!”, le risposi prontamente, credendo chiusa per sempre la questione dell’approvvigionamento degli animali.
Ed invece eravamo solo l’inizio.
Come le sia venuta in mente la seguente domanda, ancora oggi, a distanza di 35 anni, me lo chiedo, ma senza trovare una risposta soddisfacente. (adesso, ci sarebbero i presupposti per presumere l’uso inconsulto, da parte sua, di cannabis).
“Ma se io prendo una mucca (?) e la porto in un campo, la mucca mangia fino a quando è sazia, oppure mangia fino a che non scoppia?”
Forse mi “scollegai” (andata in trance?) nuovamente, fatto sta che elaborai tra me e me, il seguente ragionamento (o pseudo-tale in effetti): “Perché è passata dalle pecore alle mucche? Ci sarà un trucco? Vuoi vedere che le mucche sono così cretine che invece di mangiare fino ad un tot, sono senza fondo e poi ruminano pure quello che hanno mangiato e va a finire che stanno male e scoppiano?. Che se non arriva il contadino a portarle via fanno una brutta fine?
Così lo dissi, ebbene si, lo dissi “Mangiano sino a che non scoppiano!”
Altro 4, altro ritorno al posto con le orecchie basse, basse.
PS: ripensando a quelle cazzate che ho sparato, con la Profe di Italiano/storia/geografia, ancora un po’ mi vergogno. Soprattutto mi fa senso pensare all’eventuale esplosione delle mucche, con brandelli di carne in ogni dove, molto in sintonia però, con la produzione più pulp di Quentin Tarantino
Olè!
PS PS: ERRATA-CORRIGE - ATTENZIONE - ATTENZIONE!!!! UDITE-UDITE- Ieri parlando degli ovini e dei bovini con i miei suoceri ho appreso quanto segue:
1) mia suocera Miranda, anni 75 e di origini toscane, ha raccontato che quando da giovane portava al pascolo le pecore, doveva prestare molta attenzione a che non mangiassero troppe castagne, dolci ed invitanti per le stesse.
Le castagne, fermentavano in pancia le pecore si gonfiavano e morivano;
2) stessa cosa accadeva alle mucche, mi ha raccontato mio suocero Ettore, 82 anni, se mangiavano troppa erba medica/trifogli. Nel caso, si gonfiavano ed il contadino interveniva nel tentativo di salvarle con una specie di perforazione per far uscire l'aria. Altrimenti morivano, In un certo senso..."SCOPPIAVANO"...
Chissà se la mia profe è ancora viva... E se la chiamassi poi, servirebbe a qualcosa?
Mi basta la soddisfazione personale...
E mi spiace per le pecore e le mucche, ovviamente.
PS3 ERRATA CORRIGE!!!!!!!
Come mi ha fatto notare Silvietta, il Rio Delle Amazzoni, non si trova in Africa ma, pare in Sud America. A meno che non lo abbiano spostato di recente, questa è un'ulteriore riprova che di geografia proprio non ci capisco un emerito cazzo!
BUONE FESTE
5 anni fa
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