A mio avviso è molto importante curare il proprio aspetto, soprattutto quando si ha un bel CANCRO.
Ovviamente, sempre a mio avviso, è importante curarlo anche quando non lo si ha, un bel CANCRO.
Non faccio parte e non ho mai fatto parte, purtroppo, della categoria di quelle “belle stesso”.
Nella summenzionata categoria rientrano quelle che, effettivamente, sono “bello stesso” , cioè sono belle comunque, anche quando si alzano la mattina dal letto.
Di persona personalmente, a dire il vero, ne conosco veramente poche.
Di supergnocche intendo, alla stile “Charlize Theron” (ma quanto bella è? Un vero miracolo della natura!). Sono quasi certa che la “Charlize Theron”, anche al mattino presto appena sveglia, senza trucco, spettinata, con il pigiama e gli occhi gonfi, è una “bella stesso!”.
Poi ci sono quelle che, “si credono belle stesso”, oppure non gliene frega un emerito cazzo di come “appaiono” e pertanto non si pettinano, non si truccano, mangiano come dei vitelli ma vivono comunque felici e beate!
Io, mio malgrado, non rientro in nessuna delle summenzionate categorie!
Io sono una di quelle che al mattino presto, appena sveglie, fanno proprio impressione!
Di quelle che ci mettono un’ora per diventare appena appena “presentabili”.
Una di quelle che “CI TENGONO MOLTO AD APPARIRE DIVERSE DA UN CESSO”.
Nonostante gli sforzi perpetrati sin dall’adolescenza, ricordo benissimo che, una volta al liceo, il mio compagno di classe Dodi, (che saluto ed al quale mando un bacio) mi attaccò sulla schiena un foglio bianco con scritto proprio “CESSO”.
Comunque mi sono sempre sforzata di “apparire” al meglio, senza ricorrere ad interventi chirurgici plastici, anche perché avrei dovuto effettuarne troppi, per assomigliare anche lontanamente ad un tipo come la “Charlize Theron” (compreso un trapianto di culo, che penso ancora non esista. Ricordate il suo “culo”, nella pubblicità del campari? Quando si allontanava dal vecchio bavoso per inseguire un fusto in giacca nera, ed un filo del suo miniabito rimaneva impigliato nella sedia? Bellissimo, anche se sono etero, apprezzo comunque la meraviglia del corpo femminile).
Insomma, la cura del proprio aspetto, a mio avviso, risulta importante particolarmente quando stai male e devi affrontare una radioterapia, una chemioterapia o trattamenti tali che, sfortunatamente, modificheranno il tuo aspetto fisico e non sempre in meglio.
Appena “inquadrato” il fatto che avessi un CANCRO, mi sono fatta fare su misura, da un’artigiana specializzata (conoscevo una che conosceva un'altra che eveva fatto la chemio a causa di un cancro aal seno e si era fatta fare una parrucca), una parrucca del tutto uguale ai miei capelli.
E' MOLTO importante, a mio parere e se possibile, farsela fare "prima" di perdere i capelli!
Stesso colore e stesso taglio (in modo da potersi vedere un tantino come "prima", nonostante le terapie).
La signora, dal momento che non potevo muovermi dal letto, è venuta a casa mia, mi ha tagliato una ciocca di capelli per realizzarla dello stesso colore, ha portato via una mia foto ed insieme abbiamo deciso la pettinatura.
La più semplice e quella che poteva mitigare al meglio la parrucca: un taglio liscio con la frangia, fortunatamente identico a quello che avevo in quel momento.
I miei capelli naturali sono ricci e crespi, ma da quando passo molto tempo a letto, ho adottato una pettinatura liscia.
I capelli ricci, se passi molto tempo a letto, si increspano ed io ero costretta a lavarli ogni mattina, non senza gravi difficoltà, visto che non potevo alzarmi dal letto. Oppure potevo tenerli schifosamente raccolti, ma l'effetto era veramente deprimente (sembrava avessi passato la testa nella centrifuga della lavatrice!).
Già da quando sono stata ricoverata in ospedale, ho optato per i capelli lisci.
Ho imparato a “stirarli” con la spazzola ed inoltre gli ho tagliati, un po’alla volta, sino al taglio attuale che arriva sotto le orecchie (così se resterò pelata, il trauma sarà meno grave).
La parrucca mi è costata molti soldi (€ 1.700,00) e non l’ho ancora usata perché non ho perso completamente i capelli.
Ma mi è servita MOLTO psicologicamente.
La tengo sempre a portata, viste le mie condizioni.
Lo so, i soldi sono tantissimi, mica sono una milionaria!
Il prezzo è comunque quello, se ve la fate fare su misura e con capelli veri, pertanto sappiatevi regolare.
Tenete conto però, che state affrontando un periodo MOLTO difficile della vostra vita.
E che vadano a fare in culo anche i soldi (potete risparmiare, se del caso, sulle esequie, come ho disposto a mio marito. Niente fiori, ad esempio, e voglio essere cremata, così spenderanno sicuramente meno soldi. E posizionata insieme a mia madre. Altri soldi risparmiati....).
La consiglio, la parrucca, a tutte quelle che devono affrontare la chemioterapia o che sanno di dovere effettuare delle terapie che possono cagionare la perdita dei capelli. E’ un aiuto psicologico. Tu "sai" che se ne dovessi avere bisogno ce l’hai. Probabilmente, una volta accettato il fatto che dovrai “raderti” i capelli prima che cadano a ciocche, non la userai nemmeno!
Ma sapere che c’è, almeno nel mio caso, mi ha aiutato molto.
Ho conosciuto molte altre donne che si sono munite di una parrucca, quando hanno saputo di avere un CANCRO e di dovere effettuare dei trattamenti chemioterapici che provocano la caduta temporanea dei capelli, delle ciglia e delle sopracciglia.
Non tutte le chemio provocano la caduta dei capelli.
Quelle che dovrò affrontare io, quando sarà il momento (può darsi anche mai) provocano l’alopecia. L’Oncologo mi ha detto che non serve a nulla il “casco di ghiaccio”, tecnica usata da qualcuno per fermare la caduta dei capelli (vedi articolo sotto riportato).
Pertanto mi sono procurata stà parrucca.
Per dimostrarvi quanto sia stata realizzata bene, vi dico solo che Giggino un giorno, quando ero ancora immobilizzata a letto, è venuto in camera e mia ha chiesto dove fosse la parrucca, visto che non era posizionata sul solito supporto (una sagoma in polistirolo sul comò).
Gli ho chiesto se mi stesse prendendo per il culo e lui si è pure incazzato.
Insomma, la parrucca ce l’avevo indosso e mio marito non se n’era accorto, a riprova di quanto uguale a miei capelli essa sia.
Un costo elevato, perché realizzata su misura, con capelli veri e di media lunghezza (adesso la dovrei fare tagliare da una parrucchiera, perché i miei capelli sono diventati più corti).
E’ importante che la parrucca sia uguale ai propri capelli, proprio per guardarsi allo specchio e “riconoscersi” in qualche modo.
Con lo stesso prezzo, volendo, dai “Cinesi”, se ne possono comperare 85 da 20 Euri. Di colore e taglio diversi, persino blu. Se una persona è “spiritosa” può variare colore e pettinatura, ogni giorno.
Può essere un’occasione per “travestirsi” continuamente!
Conosco una ragazza che aveva i capelli lunghissimi.
Potete immaginare che trauma, per una persona così giovane, pensare di rimanere senza capelli.
Ebbene se li è fatti tagliare e mettere da parte dal suo parucchiere, per realizzare delle“extescion”, con i suoi capelli.
Potrebbe essere un'idea, per quelle che hanno delle splendide chiome.
Potrebbe servirvi sapere che questa ragazza, infine, si è tenuta i suoi capelli cortissimi, perchè stava benissimo lo stesso!
Per quanto concerne invece le sopracciglia, ho visto una ragazza che se le è fatte tatuare.
Esistono dei centri estetici che eseguono un simile trattamento e ci sono persone che si sono fatte tatuare le sopracciglia, anche senza averle perse.
Pertanto, penso possa risultare utile anche codesta informazione.
Per le ciglia, pensate un po’, oltre a quelle “finte”, ho scoperto che esistono le “extescion”.
Per mascherare l’assenza di ciglia e sopracciglia, si può sempre ricorrere inoltre ad un bel paio di occhiali, con una di quelle belle montature che adesso vanno tanto di moda.
Ho visto ragazze e donne senza capelli con dei bei foulard che facevano pendant con il vestito o le infradito.
Ho visto donne che portavano delle parrucche.
Altre che portavano dei cappelli.
Ci sono cappelli di varie fogge e molto belli.
L’importante, a mio avviso, è cercare di “coccolarsi” un po’ di più del solito e prepararsi ad affrontare il cambiamento fisico, anche con degli accorgimenti che “raccontati” in altre circostanze possono apparire ridicoli.
Invece non esiste niente di ridicolo e non c’è nulla da vergognarsi a portare una parrucca od un turbante, se questo ci aiuta a stare meglio!
Ci piacciamo anche senza peli e capelli?
Bene, così, magari ci facciamo un tatuaggio sulla nuca!
E’ una cosa, ovviamente, molto personale.
Però ho conosciuto una signora saccente che portava il foulard e che mi ha detto schifata: “io non metterò mai la parrucca perché si vede lontano un chilometro e mi fa schifo!”.
Mi sono incazzata ed ho pensato tra me (visto che sono più educata, almeno in pubblico, più di lei) "Cara “befana”, tu puoi fare quello stracazzo che vuoi della tua vita.
Sappi comunque che è stato alquanto “indelicato” esprimere codesto parere davanti ad una decina di persone “parruccate”.
Si vede che, nonostante il CANCRO, una persona “deficiente”, rimane tale; da questo punto di vista pertanto, sei veramente rimasta la stessa. La stessa “deficiente” di prima della chemio, intendevo!".
Per quanto concerne il cambiamento del corpo, alcune debbono affrontare delle “mutilazioni”, sempre più rare, fortunatamente.
Io ho dovuto accettare il fatto, per alcuni mesi, che la mia faccia fosse diventata “gonfia” come un pallone.
Ma poi è passata anche questa, anche se ogni volta che mi gurdavo allo specchio mi veniva da urlare chiedendomi chi fosse quella che mi guardava!
Poi ho dovuto accettare il fatto che mi si è spiattellato il culo, a forza di rimanere a letto. E che non potrò più camminare e correre come prima della malattia. Ognuno deve “elaborare” personalmente il suo CANCRO.
Ci vuole tempo.
E' difficile, ma ci si riesce benissimo!
Anche se vi sentite dei CESSI, vi assicuro che non lo siete!
Vi consiglio di leggere “Il cancro mi ha reso più frivola”. Una testimonianza a fumetti di Engelberg Miriam.
Vi consiglio di truccarvi.
Di vestirvi con piacere, come prima e più di prima!
Di scegliere cose colorate e di circondarvi di profumi fruttati.
Anche l’occhio (ed il naso) vuole la sua parte!
Cercate di volervi MOLTO bene.
Così aiutate anche quelli che vi circondano.
Che sono più spaventati di voi e che non sanno da che parte girarsi.
Ed è meglio che quando vi guardano, vedano una persona che ce la sta mettendo tutta!
Un bacio a tutte ed a tutti quelli che stanno lottando con la bestia...
Dimenticavo!
Generalmente si perde peso!
Qualche "ignorante" mi ha detto: "Ma come ti trovo bene! Che linea!":
"Cara, ho perso 15 chili! Ti consiglio tanto un bel CANCRO! Non esiste cura più efficace per rimettersi in forma e rientrare nella taglia 42!".
Scommetto che si può trovare, tra le tante, anche qualche inconsapevole invidiosa!
Mah
Capelli e chemioterapia
La caduta dei capelli dovuta alla chemioterapia e' spesso un dramma. Superiamolo con la comunicazione
di Danilo Panicali
La chemioterapia e' una terapia medica efficace per molti tipi di tumore e di leucemia. Consiste nella somministrazione di farmaci anticancro chiamati citossici o antiblastici, che agiscono sulle cellule tumorali distruggendole. L’effetto e' quello di aggredire le cellule neoplastiche inibendone la divisione e la riproduzione. Tuttavia l’azione distruttrice di questi farmaci puo' agire non soltanto sulle cellule tumorali ma estendersi anche alle cellule sane dell’organismo, bulbi piliferi inclusi. e' per questo che in chi si sottopone a trattamento, spesso si verifica il fenomeno della caduta dei capelli. Bisogna comunque tener presente che mentre le cellule tumorali sono progressivamente inibite fino a che muoiono, quelle sane sono in grado di riparare il danno causato dalla chemioterapia. Di conseguenza, col tempo, si ha una progressiva scomparsa di tutti gli effetti collaterali conseguente la conclusione della terapia. Non tutti i farmaci citossici causano l’alopecia e a volte tale effetto collaterale pu'o essere talmente lieve da essere quasi irriconoscibile. In altri casi puo' verificarsi invece un’alopecia temporanea, parziale o totale. In altri casi ancora puo' succedere che si verifichino fenomeni quali caduta delle sopracciglia, delle ciglia, dei peli che ricoprono il pube e tutto il resto del corpo. L’entita' dell’eventuale caduta dei capelli dipende dal tipo di trattamento antitumorale cui si e' sottoposti (dal farmaco o dalla combinazione di farmaci che viene usata perche' ritenuta piu' adatta al tipo di tumore), dal dosaggio e dal modo in cui il paziente risponde al trattamento. Quando la terapia provoca la caduta dei capelli, di solito il fenomeno si manifesta nel giro di poche settimane dall’inizio, anche se in alcuni casi, molto rari, puo' evidenziarsi gia' dopo alcuni giorni. Alcuni pazienti sottoposti a chemioterapia riescono a prevenire la caduta dei capelli applicando il metodo del cosiddetto “casco di ghiaccio”. Questo sistema riduce temporaneamente il flusso di sangue e la quantita' di farmaco che raggiungono i follicoli piliferi raffreddando il cuoio capelluto. La tecnica varia da ospedale ad ospedale. Il modo piu' semplice per metterla in pratica consiste nell’avvolgimento della testa con asciugamani tra i quali e' sistemato del ghiaccio. Circa un quarto d’ora prima di procedere alla chemioterapia, si fascia la testa con delle bende bagnate con acqua fredda (prestando particolare attenzione a non bagnare le orecchie), dopodiche' si procedere con l’applicare il “casco” che viene fissato con una fasciatura. Il paziente dovra' avere l’accortezza di tenerlo per tutta la durata della sessione del trattamento e per un’ora dopo la conclusione della stessa. Attualmente alcuni ospedali fanno ricorso a metodi piu' sofisticati. Si utilizza a esempio una macchina mobile, che ha l’aspetto dei caschi asciugacapelli di una volta, che rilascia aria fredda sul cuoio capelluto. Altro metodo consiste nell’applicazione, sempre sul cuoio capelluto, di un gel che rimane freddo per lungo tempo e dalla facile applicazione. In quest’ultimo caso il fissaggio avviene col velcro. Tuttavia va ricordato che il “casco di ghiaccio” e' efficace solo per alcuni tipi di cancro e alcuni tipi di farmaci. Uno degli interrogativi posto piu' frequentemente da chi perde i capelli dopo essersi sottoposto a un trattamento chemioterapico e' se questi ricresceranno come prima o no. Come gia' detto la caduta dei capelli e' un effetto collaterale temporaneo e i capelli torneranno a crescere subito dopo la fine del trattamento. In alcuni casi la ricrescita potrebbe avvenire anche prima della fine del ciclo. Inizialmente i capelli saranno piuttosto sottili e radi per poi tornare folti come prima in un lasso di tempo che va dai tre ai sei mesi. Puo' succedere che i capelli diventino piu' ricci o piu' fini rispetto a come erano precedentemente, e in alcuni casi persino di un colore leggermente diverso. Molti individui attribuiscono una grande importanza alla propria chioma, giudicandola essenziale per la propria immagine. Di conseguenza perdere i capelli puo' determinare forte emozioni, quali rabbia e depressione, nonche' stati d’ansia che potrebbero finire addirittura per avere effetti collaterali sulla cura stessa. Inoltre la calvizie potrebbe essere la manifestazione che ricorda costantemente la malattia. Si deve ricordare che il paziente ha un ruolo attivo nella cura e nella lotta contro il male che lo affligge e che qualsiasi causa di ulteriore stress e disturbo dovrebbe essere alleviata dove possibile. Quindi parlare chiaramente e apertamente degli effetti collaterali della chemioterapia ed eventualmente dare dei suggerimenti per lenirli dovrebbe essere pratica costante dell’oncologo. Un utile suggerimento potrebbe essere quello di tagliare i capelli corti prima dell’inizio del trattamento, in quanto i capelli lunghi pesano ed esercitano una trazione negativa sugli stessi che, indeboliti dai farmaci, si possono spezzare. e' preferibile usare prodotti non aggressivi come lo shampoo per bambini onde evitare secchezza dei capelli e del cuoio capelluto. e' meglio evitare permanenti o tinte per almeno sei mesi dopo la conclusione del trattamento. Ricordarsi sempre di spazzolare i capelli delicatamente con spazzole morbide per bambini; non usare Phon ne' caschi per asciugare perche' il calore aumenta il rischio che si spezzino. Cercare di non raccoglierli in trecce o code perche' l’elastico potrebbe danneggiarli. Indossare sempre una retina quando si va a dormire per evitare che i capelli caduti si sparpaglino sul cuscino. Non usare federe di nylon perche' potrebbero rivelarsi irritanti per il cuoio capelluto. Inoltre per motivi di adattamento psicologico, soprattutto per le donne, puo' rivelarsi un utile consiglio quello di suggerire l’utilizzo di parrucche o turbanti e copricapo che ben si adattino alla personalita' della paziente.