Venerdì sono andata in ospedale per un “consulto ortopedico”.
In tale sede ho appreso che probabilmente dovrò fare degli atri cicli di “radio”.
Per essere certi che “ALIEN” stia dormendo.
Fare la radio non mi dispiace.
Non ho avuto effetti collaterali particolari ed inoltre, le due “tecniche” addette, mi ricordo che erano molto “sopra le righe”, come la sottoscritta.
Un addetto alla radioterapia, deve essere “sopra le righe” altrimenti coma fa a resistere nel vedere sempre tutta sta gente malata?
Ed anche certi medici lo sono. Guarda la faccia che ha “Andreoli”! Insomma, diciamocelo, non sembra un “pazzo” scatenato appena uscito dal manicomio?
Poi ho conosciuto dei veri “specializzandi”, come quelli che ci sono in “Grey’s anatomy”.
Con una faccia da veri “specializzandi” che hanno voglia di prenderti per il culo! Molto simpatici ed anche “modesti”, perché hanno deciso che non sono in grado di esprimere un parere, relativo al mio “ALIEN”, che risulta troppo “grosso” rispetto alle loro specifiche conoscenze mediche.
Così hanno chiesto aiuto agli altri medici, quelli che la “specializzazione” l’hanno conclusa da un tot.
Così lunedì mattina alle ore 8, la mia risonanza magnetica, sarà pubblicamente esposta ad un’equipe di “ortopedici”, che decideranno il da farsi.
In merito al mio buco, quello da cm. 8x3,5x4, che ho sul sacro.
Il “buco” che ho in più, degli altri, nella zona B.
Pensare che, arrivata a 49 anni, tutti o quasi i miei pensieri si sarebbero concentrati nella zona sacrale, a volte mi fa veramente ridere!
Pensare che c’è gente che a 49 anni, pensa a come rassodare il lato B, che ha ceduto il passo all’incalzare del tempo!
Ed io invece che concentrarmi sugli esercizi per rassodare i glutei, mi devo concentrare su come fare a sedermi sulle chiappe (o quel che ne rimane) senza sentire quell’ormai familiare dolore al scaro.
Osso che neanche sapevo di avere, prima.
Prima del 19 luglio 2007, intendevo!
Però venerdì ho capito un’altra cosa (oltre a quella che bisogna sempre chiedere ai medici, chiedere, chiedere, informarsi, non avere paura di domandare perché loro ne hanno troppi di malati da seguire, e se non ci controlliamo un po’ da soli, va a finire che ci inculano!) che, purtroppo, ci sono molte persone malate, anche molto più giovani di me, che “hanno tirato i remi in barca” e si stanno lasciando morire lentamente..
Le incontro ogni mese.
Ed ogni volta che le vedo, sono sempre più stanche, più deboli, più rassegnate, più silenziose.
“Non mi piace parlare della mia malattia”, mi ha detto una ragazza molto giovane, quando mi sono presentata e le ho chiesto cosa avesse.
Io do per scontato che chi ha un cancro abbia voglia di lottare e lo faccia anche attraverso il confronto diretto con altre persone che hanno avuto la stessa “botta” di culo!
Io sono contenta quando vedo dei malati che si prendono cura di se stessi. Delle ragazze con la bandana che fa pandan con le infradito, come una che ho visto quest’estate, che girava per Ematologia.
Basta così poco per lasciarsi andare.
Basta rimanere a letto, il mattino, con lo stesso pigiama della notte, senza nemmeno aprire la finestra per arieggiare l’ambiente.
Basta non mangiare.
Basta non guardarsi più allo specchio.
Basta frignare tutto il giorno e la notte.
Basta lamentarsi continuamente e piangere e gridare contro la malasorte.
Basta non pettinarsi più, se ci sono ancora i capelli.
Basta non truccarsi.
Basta non parlare più connessuno.
Ed allora si, che ci si ammala veramente!
Io ho 49 anni ed un cancro.
Ho tanta voglia di parlare e di parlarne.
Ho voglia di alzarmi dal letto, quando posso, e di cambiare aria.
Ho voglia di pettinarmi e di truccarmi.
Di vestirmi e di uscire.
Vedere la gente che sta bene e cercare di non fare schifo.
Voglio profumare ancora di “vita”.
Io non ho ancora tirato i remi in barca.
Spero che quella ragazza che ho incontrato venerdì mattina in ospedale, legga questo blog.
Non gliene fregava niente, a lei, quando le ho chiesto se “navigava” in internet.
Lei non “naviga” più da nessuna parte.
Ma sua madre mi ha guardato con un “guizzo” negli occhi!
Lei ha tanta voglia di parlare della malattia di sua figlia!
Lei cerca un aiuto, qualche stimolo che faccia rinascere nella figlia un tantino di speranza!
Lei ha voluto il nome del mio blog.
Cerca disperatamente di risvegliare degli interessi nella figlia troppo stanca!
Magari scrivendo su un semplice “blog” si riuscisse a far rinascere la voglia di combattere in una ragazza così giovane!
Si può comunque cominciare a parlarne.
E navigare in rete vuol dire anche conoscere.
E conoscere vuol dire vincere l’ignoranza, che è la vera malattia del secolo in corso e di quello passato e non il cancro!
Speriamo che qualcosa si riaccenda in queste persone malate e stanche.
E’ un vero peccato lasciarsi morire!
ps: Cara piccola ragazza dagli occhi azzurri....
"cristianamente è mancata" c'era oggi scritto sul giornale..
Non so se credevi in Dio, lo spero per te..
Non ho fatto in tempo a parlarti ancora.
Spero che il passaggio sia stato lieve...
Come farò ad andare in ospedale a far finta di nulla la prossima volta?
Come farò a recitare la parte di quella che "ha le palle" dopo che tu sei morta?
Avevi solo 26 anni...
CAZZO..
BUONE FESTE
5 anni fa
3 commenti:
Il tuo profumare di vita è qiunto fino a Roma !
Ma la ragazza ha interagito con te o ti guardava come dire "che palle... eccone un'altro" ?
Quanto bisogna lavorarci sopra per spostare quelli che pensavi fossero le motivazioni della tua vita ?
Perchè probabilmente la prima reazione sarà "sono stato defraudato di qualcosa".
Tu lo hai capito che l'importante è il viaggio e non la meta, per quello continui remare...
Come regalare una bussola a chi non sa dove andare.
Forse serve per iniziare, verso una qualsiasi direzione.
Io ci sto lavorando sopra da un anno....anche se sono malata dal 2004.
La ragazza dagli occhi azzurri, è da due anni che è malata.
Mi guarda ma non mi vede, tanto è demotivata...
Le ho toccato un piede, per cercare di comunicare, ed ha quasi urlato dal male..
Anch'io ho male ai piedi e so cosa vuol dire.
Ed ho un gran male alla schiena.
Ma bisogna fare una scelta: o ti lasci schiacciare dal dolore o cerchi di schiacciare lui.
Io mi sono rotta le palle di soffrire, cerco di curarmi e mi batto perchè lo facciano al meglio.
La ragazza dagli occhi azzurri deve reagire, la prossima volta che la vedo cercherò di romperle il piede, per vedere se tira fuori la grinta e la voglia di vivere, che si è persa là dentro da qualche parte!
Se mi manda a 'fan culo, a mio avviso, è già qualcosa!|
Sicuramente un atteggiamento migliore di quello di lasciarsi andare e spegnersi piano piano....
Devo provare, altrimenti non me lo perdonerò mai!
Sono arrivata tardi..
Povera piccola dolce Alessia.....
Perdonami se non ho cercato di aiutarti prima.
Perdonami se ti ho fatto tanto male ad un piede.
Lo so, eri tanto stanca..
Anche se non ho capito quanto..
Posta un commento