Ieri sono stata alla mensile visita di controllo in DH ospedaliero.
Solo che ho sbagliato zona in attesa della visita e dopo il consueto flebo.
Cioè mi sono seduta tra due “parenti” di malati e non come sarebbe giusto, tra i malati.
E così ho capito definitivamente una cosa.
Sono molto contenta di essere una malata, anziché la “parente” di un malato.
Ho conosciuto una moglie consumata dalle tribolazioni.
Lasciata “sola” ad assistere il marito, dimesso dopo sei mesi di ricovero ed un trapianto di midollo, andato non proprio benissimo.
Una moglie con gli occhi gonfi di pianto, che mi raccontava di quante scariche di diarrea faceva suo marito la notte.
Una moglie costretta a “portare” fisicamente il marito due volte la settimana in DH, un marito che non riesce a stare in piedi, un marito alto un metro e novanta e che pesa sui sessanta chili.
Un marito stanco.
Una fotocopia di mio fratello Sergio.
Solo molto più stanco.
E dall’altra parte avevo seduta una madre, che ha già perso una figlia e sta curando l’altra.
Una madre lasciata sola dal marito, che non se la sente più di affrontare la malattia della seconda figlia.
Io ero lì in mezzo per sbaglio, a dispensare consigli cretini del tipo: "Non ce la puoi fare da sola, perché non ti aiuta nessuno? Non hai fratelli o sorelle?"
“Mio marito ha due sorelle che se ne sbattono le palle", è stata la risposta della Moglie "ed a casa ho un fratello disabile sulla sedia a rotelle. E l'altro mio fratello è morto a 27 anni in un incidente stradale. E mia madre, vedova, da allora non si è più ripresa! Se anche mio marito finisce sulla sedia a rotelle, io non ce la faccio e penso che mi uccido!".
Io sono stata una “sorella di un malato”, amato e curato dalla famiglia, e mi veniva da vomitare a sentire queste storie.
Avrei preso la Moglie e me la sarei portata a casa.
Le avrei fatto degli impacchi agli occhi gonfi.
E alla Madre, cosa avrei potuto dire, di appena appena un tantino intelligente?
Ed allora sono scappata, come una vigliacca!
Tra quelli “malati”, dove è giusto che io adesso stia.
Che sfortuna essere stati anche dalla parte dei “parenti” di un malato che ha una malattia simile alla tua!
Dov’è l’assistenza domiciliare?
Come si fa a dimettere delle persone che non stanno in piedi e lasciare i famigliari, letteralmente nella merda?
I soldi non fanno la felicità, è vero!
Ma la Moglie consumata, se avesse un po’ di denaro, anziché avere perso il posto di lavoro a causa della malattia del marito, e se non avesse il mutuo da pagare, ed avesse almeno un’infermiera che accusse il marito, sicuramente starebbe MOLTO meglio!
Ed anche se avesse delle “sorelle” del marito che non se ne “sbattono le palle”, come mi ha detto lei.
Per me risulta una cosa inconcepibile!
Ma evidentemente, noi “sorelle”, di “fratelli” malati, non siamo tutte uguali.
Forse la Moglie consumata, troverà la forza di andare avanti.
Forse si arrenderà e si lascerà andare.
Altro che assistenza domiciliare!
Sono stati “tagliati” i fondi alla SANITA'.
Però, in compenso, che culo, non paghiamo più l’ICI!
Lo so, è un post che fa schifo!
Ma è impossibile, non tornare a casa dal DH, specialmente se per sbaglio si parla con i “parenti” dei malati come è successo a me, senza avere una irrefrenabile voglia DI SPARARSI UN COLPO IN TESTA!
Per non diventare “un peso morto” da accompagnare in DH, una volta al mese!
Per non diventare un “zombi” e sapere, che in fondo, quando sarai morta, i “parenti” (come in fondo, ho fatto io a suo tempo con mia mamma e mio fratello) “tireranno un sospiro di sollievo!”.
E ricominceranno a vivere, senza tenere più il conto delle “scariche” che noi malati, facciamo durante la notte!
Non è giusto, dimettere le persone dall’ospedale, quando stanno così male!
E lasciare i parenti ad affrontare cose più grandi di loro!
E che vadano a ‘fan culo, tutti gli stronzi che non danno un aiuto concreto, alle mogli dei fratelli consumate dalle ore passate accanto ai loro cari!
Spero di morire prima, di diventare un PESO così grande!
E di tutto questo dobbiamo ringraziare la SANITA', la BUROCRAZIA di merda e quella vacca di sua zia in carriola!
ps: tanto per "stemperare" l'aria un tantino asfittica de stò post di merda, proprio non so che cazzo dire!
Forse potrei raccontarvi di quanto gentili e simpatiche sono le infermiere in DH.
E raccontarvi che ho conosciuto una ragazza che ha fatto recentemente il trapianto di midollo a causa delle leucemia e che, miracolosamente, non solo sta benissimo, ma non ha perso nemmeno un capello, nonostante la chemioterapia! Quasi un miracolo di padrepio!
E poi il medico che mi segue (non solo me ovviamente), devo dire che è proprio "BELLO", nel senso fisico del termine.
Insomma, siccome anche l'occhio vuole la sua parte, è meglio essere curati da un medico "figo", che non da un medico tipo "cesso".
Che di "cesso" ci sono io e basto ed anvanzo...
Nonostante il "trucco" e "parrucco"...
Ciao ciao
BUONE FESTE
5 anni fa
1 commento:
Mi ha toccato questo tuo scritto per il senso di misericordia che traspare; forse dovrebbe essere pubblicato su qualche giornale importante così qualcuno potrebbe riconoscere il proprio errore e rimediare.Pensavo di potere e di dover sostenerti nella tua lotta ma ora mi rendo conto che tu hai molta più forza di me e credo che ce la farai (questo non vuol dire che non mi farò più vedere...).
Buon noncompleanno!!! a presto Flavio
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