Mauro è andato avanti. Così, senza avvisarci prima, lasciandoci un tantino inebetiti.
E' un colpo duro e a tradimento, proprio sul più bello, quando meno te lo aspetti, quando tutto, finalmente, sembrava avere preso la piega giusta.
Con chi prendersela?
Con il destino, con i medici, con Dio, con la sfiga?
Come dice testualmente mia nipote (Mauro) "Non aveva paura della morte, lo diceva sempre e mi faceva arrabbiare ogni volta. Diceva di non avere paura di niente e di nessuno, ma ammetteva di avere paura del dolore e della malattia.
Ci deve essere di consolazione sapere che non ha sofferto a lungo, e che questo suo ultimo viaggio è iniziato con un grande sonno, come piaceva a lui."
Io non ho avuto il tempo per conoscerlo bene, ma ho visto come è cambiata Barbara dopo che lo ha conosciuto. Lei, che lo ha amato tanto, si fà forza e cerca adesso di mettere a frutto le sue lezioni di vita.
Affrontare una cosa per volta, partendo dalle più importanti sino ad arrivare alle stronzate.
E' ora di rimboccarsi nuovamente le maniche, di tirare fuori i coglioni, e portare avanti quello che con lui si era iniziato.
Sono sicura che questo lui vorrebbe, da persona pratica quale era.
Ancora una volta, la nostra famiglia viene colpita da vicino.
Ancora una volta ci stringeremo intorno e cercheremo di risollevarci.
Non ci piangeremo addosso.
Ci prenderemo solo la licenza, di mandare qualcuno a 'fan culo!
Anche se non serve a niente, però è di gran conforto.
BUONE FESTE
5 anni fa
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