TRADUTTORE

BENVENUTO

Chievo , Dicembre 2007
Ciao, benvenuto nel mio blog!
Mi chiamo Annamaria, ho 49 anni (purtroppo) di professione architetto, sono un tantino "fuori" di testa e stò lottando con tutte le mie forze contro uno stronzissimo cancro del sangue, che mi vorrebbe eliminare!
Non ti spaventare, il cancro non è contagioso, ed io voglio dimostrare che si può vivere a 360 gradi, anche con un cancro, o perlomeno provarci!
E senza lagnarsi e farsi compatire (se non quel tanto che basta per ottenere delle cose che altrimenti ci sarebbero negate...insomma, già che ci siamo perchè non approffittarne?)
E come disse Freddie "[...] ora voglio soltanto avere la maggior quantità possibile di gioia e serenità, e immagazzinare quanta più vita riesco, per tutto il poco tempo che mi resta da vivere."(Ultima intervista di Freddie Mercury, 1991).
Amen

Informazioni personali

La mia foto
Vivo a Chievo, (VR) e sono felicemente sposata da 17 anni con Giggino. Niente figli ma abbiamo tre gatti, che comunque non mi chiamano "mamma" (i figli son figli ed i gatti son gatti! Mica sono scema!). Ho anche UN MIELOMA sviluppatosi a causa della GAMMOPATIA MONOCLONALE! Lo scopo del mio blog, è quello di INFORMARE sulle cure e dimostrare che anche con un CANCRO si può vivere in maniera decorosa!! Cerco di vedere il lato "ironico" della situazione anche se, in effetti, a volte risulta un tantino difficile.... Meglio "riderci sopra" che frignare dalla mattina alla sera! Tanto, cosa cambierebbe? Che Giggino si trovebbe un'altra...ancor prima di restare vedovo! e non è proprio il caso.. anche se, a dire il vero, gli ho già proposto un paio di donzelle!
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ACQUARELLO

ACQUARELLO

lunedì 31 marzo 2008

VOGLIO DIVENTARE UNA CAVIA

Riporto integralmente quanto emerso in data odierna relativo alle ultime novità sulla cura del mieloma del menga.
Ovviamente, tale informazioni sono rivolte unicamente ai poveri sfigati come me.

La Piattaforma Europea per il Mieloma loda la decisione di EMEA di approvare il REVLIMID e appoggia le iniziative volte a mettere a disposizione dei pazienti europei la nuova terapia orale
BRUXELLES, Belgio, June 21 /PRNewswire/ --
La Piattaforma Europea per il Mieloma (EMP) applaude la decisione di EMEA di concedere l'autorizzazione all'immissione sul mercato di REVLIMID (lenalidomide) per il trattamento di pazienti affetti da mieloma multiplo che si sono sottoposti almeno ad una terapia in passato. REVLIMID è il primo farmaco a somministrazione orale per il trattamento dei pazienti con mieloma multiplo che viene approvato in Europa da oltre 40 anni a questa parte, e contribuisce a spostare il paradigma terapeutico per i pazienti affetti da tale patologia.
" Nutriamo grande entusiasmo verso la decisione di EMEA di autorizzare REVLIMID in Europa ", ha affermato il Dott. Rolf Pelzing, vice-presidente di EMP, " Per esperienza personale, posso testimoniare i benefici positivi di REVLIMID nel trattamento del mieloma multiplo. REVLIMID rappresenterà un'importante nuova opzione di scelta per i pazienti affetti da mieloma multiplo in Europa, e noi continueremo a collaborare con le autorità locali per assicurare che chi ne ha bisogno abbia accesso a questa terapia orale il prima possibile. "
EMP ha partecipato a numerosi meeting con l'EMEA per rappresentare gli interessi dei pazienti europei affetti da mieloma e continuerà a collaborare con gli enti di autorizzazione locali al fine di contribuire all'ottenimento delle autorizzazioni al rimborso a livello locale. Inoltre, EMP sta lavorando a stretto contatto con la Fondazione Internazionale per il Mieloma (International Myeloma Foundation, IMF) alla quale fornisce il proprio sostegno per le iniziative intraprese nell'educazione e nella legittimazione dei malati di mieloma in Europa.
Il mieloma multiplo è una rara forma di tumore che colpisce le cellule del plasma. È il secondo tipo di tumore del sangue più diffuso: ne soffrono oltre 80.000 persone in Europa e circa 750.000 persone in tutto il mondo in qualsiasi momento. Non esiste una cura per il mieloma, ma la durata della sopravvivenza e la qualità della vita di chi ne è affetto stanno migliorando in modo significativo. I leader del pensiero attivi nel settore ritengono che le nuove terapie orali antitumorali possano fornire ai professionisti sanitari gli strumenti necessari per trasformare il mieloma in una patologia a gestione cronica.
REVLIMID con il desametasone steroide è stato approvato anche negli USA dalla Food & Drug Administration (FDA) per malati di mieloma multiplo precedentemente trattati, ma anche per i pazienti affetti da sindromi mielodisplastiche (SMD).
EMP è un'organizzazione europea ad ombrello che raduna i gruppi di sostegno per i pazienti affetti da mieloma. In linea con lo spirito alla base del suo principio guida " I Pazienti Per I Pazienti ", essa è l'unica organizzazione paneuropea di malati di mieloma ad essere gestita dai pazienti e dai loro familiari per gli altri pazienti.

Per maggiori informazioni, contattare:
Dott. Rolf Pelzing
+49-2151-305170
rolf.pelzing@t-online.de
Distributed by PR Newswire on behalf of European Myeloma Platform

Vi segnalo il sito
http://mielomahelp.blogspot.com/

venerdì 28 marzo 2008

CROLLO DI UN MITO

Oggi, per concludere questo bellissimo periodo di merda, sono andata con Giggino al funerale di Dino, il papà della Nico (mia cognata).
I funerali in sè non mi dispiacciono.
Quasi li preferisco ai matrimoni, dove devi per forza sorridere e vestirti in pompa magna, rigorosamente non di bianco e non di nero. E ti tocca fare i complimenti alla sposa anche se è vestita con un abito che sembra carnevale ed una balena. Io odio i vestiti da sposa, specialmente quelli pomposi e pieni di perline e balze e con la coda. Infatti sono riuscita a sposarmi con una gonna a tubo al ginocchio con giacca rosa pancera.
Se vai ad un funerale, sei più libera nel look, anche se è preferibile non vestirsi di rosso. Io ho il guardaroba quasi tutto composto da capi di abbigliamento neri, con qualche virata sul viola e sul fuxia.
Quindi non avevo che l'imbarazzo della scelta. Pantaloni neri, maglia nera, cappottino bon-ton nero, scarpe grigio-nero, capelli stirati biondo platino, 2 co-efferalgan un contramal da 150 a lungo rilascio, un alprazolam e via.
Al funerale di Dino.
CON LE PALLE MOOOOOOLTO GIRATE.
Perchè Dino era il mio mito.
Una persona speciale, con la mia stessa malattia del cazzo.
Anche se aveva 23 anni più di me, mi è sempre stato citato dai parenti vari, come esempio di uno che ce l'ha fatta e che sta bene, nonostante il mieloma.
L'ultima volta che l'ho visto, eravamo all'ospedale in DH Ematologico tutti e due, alla stessa ora, neanche ci fossimo dati l'appuntamento! E ci siamo stetti la mano. Perchè solo tra tumorati, ci si capisce bene sino in fondo.
Ed invece, tutto di colpo, è morto.
E adesso devo cercare qualche altra persona come esempio, ma di persona personalmente, non ne conosco proprio.
Ho ereditato i suoi antidolorifici, pensa che culo!
Volevo anche il cuscino antidecupito, ma Giggino si è incazzato. Non ha proprio il senso dell'umorismo quell'uomo!
La cerimonia è stata semplice, senza fiori (come da sua espressa volontà) e poi è stato inviato a cremare (non capisco perchè non si dica incenerire, visto che si riduce in cenere e non in crema ma farò delle ricerche e poi vi dico).
Era malato da due anni circa.
Ovviamente, io trovo sempre qualche deficiente (nel senso che deficita/ignora) che spara qualche cazzata di incoraggiamento.
Infatti, una tale (alla quale avevo appena fatto, tra l'altro, dei complimenti per il nuovo taglio di capelli), ha detto, quando le ho fatto presente che sono un pò demoralizzata perchè Dino è morto ed aveva la mia stessa malattia, "bhè dai, fatti coraggio, sono due/tre anni che ce l'aveva, è andato avanti un bel pò da quando gliel'hanno diagnosticata!".
"E' andato avanti un bel po’, stò par de balle!", avrei voluto dirle, ma essendo davanti al sagrato della Chiesa ed in attesa della salma, mi sono trattenuta.
Considerando che a Luglio fà un anno che l'hanno diagnosticata a mè, dovrei avere circa un altro annetto e dovrei, a sentir questa, baciarmi anche le manine.
E' che sono permalosa. E che prendo tutto alla lettera.
Comunque, Dino ha deciso di farsi cremare.
Io ho detto invece oggi a Giggino, che voglio putrefarre molto lentamente.
In modo da essere in qualche modo presente anche dopo morta.
E, se possibile, scassare le palle.
Ovviamente cercherò di portare i numeri del lotto, ma temo ci sia qualche intoppo perchè sono dieci anni che aspetto quelli che doveva portarmi in sogno mia mamma.
Lo so, è un post di merda, ma che ci volete fare, è la vita!
Alla prossima
PS: tanto per chiarire, se già non fosse sufficientemente chiaro, con una persona malata di cancro, in generale, è meglio evitare argomenti del tipo aspettative di vita, decorso della malattia, effetti collaterali delle medicine, igiene personale, meta delle prossime ferie, disgrazie altrui (che, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, fanno girare ancora di più le balle), consigli new-age, medicina omeopatica, aloe, fiori di bach, oroscopo, vita dopo la morte, religione, santi, madonne e fioretti. Dimenticavo, palestra, piscina e massaggi!

mercoledì 19 marzo 2008

SE IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO

Oggi dovrebbe essere una bella giornata!
Spero di avere superato la fase "diodellamadonna mi sà che il cancro si è espanso, ho una recidiva, le cure non funzionano, finirò sulla sedia a rotelle, mi verranno le piaghe da decupito, soffrirò di dolori atroci, voglio morire!"
Infatti stamattina, mi sono svegliata leggermente "esaltata", non saprei come altro definire il mio odierno stato psichico.
Forse perchè, finalmente, dopo un tot di tempo che riuscivo ad addormentarmi intorno alle 4 del mattino (nonostante il talidomide, il tavor e l'alprazolam) ieri notte, ho perso i sensi intorno alle 1:45.
E stamattina alle ore 8 ero tutta bella pimpante. E poi c'è il sole. E la primavera che arriva. Così ho deciso che non ho nessuna recidiva e che stò benissimo! Mi sento benissimo. Forse sono solo un tantino esaltata, ma mi preferisco così che non essere catatonica e lagnosa e moribonda e scassaballe.
Tanto premesso, (mi piace sempre premettere), piena di buona volontà, ho deciso di farmi il caffè. Decaffeinato, ovviamente.
Con la macchina elettrica a due posti che abbiamo ricevuto in regalo con i punti del supermercato, Giggino ed io.
A dire il vero, non è la prima volta che mi cimento a fare il caffè con tale elettrodomestico (si può definire così, in quanto funziona ad elettricità).
Un giorno, infatti, ho preparato il caffè a mio papà (87 anni appena compiuti, in splendida forma, reduce dalla Russia, sicuro che mi sotterrerà!).
Solo che era la prima volta che la usavo.
Le prime due tazzine di caffè, una per me ed una per lui, contenevano una sorta di brodaglia, fredda, e piena di "fondi" (dalle mie parti si chiamano così).
Allora ho pensato che dovevo lasciare il tempo all'acqua di scaldarsi (non sono mica stupida) ed ho riprovato, ovviamente rimettendo il caffè nell'apposito contenitore dello stesso tipo di quello che usano al Bar.
Bene, il caffè (o quello che era uscito) finalmente, era veramente bollente. E mio papà, poveretto, lo aveva bevuto di gusto. Fino che non era arrivato alla fine della tazzina. Ed allora mi aveva fatto notare, con la lingua nera e le labbra piene di polvere di caffè (fondi): "ma comemai ghè tuti stì fondi nel cafè? (traduzione: ma come mai, in fondo alla tazzina ci sono ancora i fondi?). Io non avevo ancora bevuto il mio. L'ho assaggiato ed immediatamente sputato nel secchiaio.
Era imbevibile. Pieno di polvere di caffè. E, mio papà reduce dalla Russia, aveva ancora la bocca tutta nera, ma sopportava perchè abituato a sopportare ben altre cose nella vita (come la famosa ritirata dalla Russia, appunto).
Ma io mi sono prodigata a somministrargli un succo di frutta, per "lavargli" diciamo così, l'orifizio.
Insomma, è stato ancora una volta, Giggino, a svelare il mistero.
E' che io, non avevo messo esattamente il caffè nell'apposito contenitore, cioè sopra il filtro (che, invece, era rimasto incastrato sotto la macchinetta) ma sotto. E quindi il caffè in polvere, scendeva direttamente nella tazza.
Anche la seconda volta, perchè anche se il filtro c'era, sotto lo stesso era rimasta la famosa polvere, che continuava, ovviamente a scendere, fino ad esaurimento.
Poi ho fatto altre prove con la mia amica Marghe. Lì ho solo sbagliato, perchè non sapevo che esistevano i filtri per uno o per due caffè.
Così mi sono usciti dei caffè brodosi, perchè ho usato il filtro da uno, ed i caffè erano due.
Insomma ho fatto un tot di casino, come al solito.
Ma stamattina, cazzo, ho detto: "adesso mi preparo un bel caffè, che, finalmente ho imparato come si fà!".
Ho acceso dieci minuti prima la macchinetta perchè si scaldasse. Quando è stato il momento buono, ho schiacciato il pulsante perchè scendesse il caffè nell'apposita candida tazzina, posizionata proprio al posto giusto: in mezzo ai due beccucci (mi stavo apprestando a fare, un caffè doppio, quindi, tutto per me).
Solo che non scendeva niente. E la macchina infernale faceva un brutto rumore, che non mi sconfinferava tanto e non prometteva nulla di buono.
Allora, ho capito: mancava l'acqua. Ho pertanto chiamato Giggino, perchè mi dicesse dove cavolo era il buco nel quale introdurla. Dopodichè, ho cominciato a riempire la vaschetta. A mia discolpa, potrei dire che pensavo funzionasse come il ferro da stiro a vapore. Cioè, quando la vaschetta è piena, lo vedi perchè, dal buco, incomincia ad uscire l'acqua. Invece no.
A dire il vero, dopo che ho versato nell'apposito contenitore il quarto o quinto misurino da mezzo litro di acqua, mi sono posta questa domanda:"Però, che capienza, stà vaschetta, a guardarla non si direbbe". Ma dal buco, non si vedeva ancora che era piena, quindi....
Salvo poi accorgermi, per fortuna, che il piano della cucina in granito nero, era praticamente allagato. Sono riuscita ad evitare quindi, appena in tempo, che l'acqua cadesse sul pavimento di Serizzo. Non trattato e molto assorbente.
Giggino, interpellato a tal proposito ha concluso: "GO' LA MOIER DEFICIENTE!" (traduz. ho la moglie distrattina).
Così ho appreso, che esiste una vaschetta trasparente, e che l'acqua deve arrivare ad un certo livello, e non oltre.
La mia amica Silvy, mi ha inoltre fatto presente che, non è questione di non sapere cucinare o destreggiarsi in cucina, ma è questione di essere proprio deficienti.
E temo, purtroppo, che abbia ragione.
Non sò perchè a volte faccio stì casini. Mi vengono proprio spontanei.
Appena sposati, Giggino si era molto risentito perchè avevo messo in ammollo, insieme alle stoviglie anche il frullatore elettrico. Presa elettrica e tutto il resto.
E oggi è arrivato a casa e mi ha chiesto: "Posso sapere cosa ci fanno le mie mutande nel secchiaio?".
E' che ho fatto una lavatrice. Noi ce l'abbiamo in cucina.
Mi sono consultata con la Silvy, per cercare di fare tornare bianca la biancheria. Che era verdina. Lei mi ha detto di mettere una polverina di sbiancante. Poi, quando le ho detto che insieme avevo messo un paio di boxer di Giggino, di colore azzurro, si è incazzata e mi ha detto che avevo rovinato tutto. Così ho fermato la lavatrice ed ho tolto le mutande azzurrine. Che erano già bagnate. E sono rimaste nel secchiaio, in attesa di decidere cosa fare. Ed intanto è arrivato Giggino.
A tutto c'è una spiegazione. Niente è per caso.
Forse, quando l'esimio professore che aveva visto la mia risonanza magnetica all'encefalo e mi aveva chiesto "se avessi passato la meningite da piccola", aveva individuato cosa determina nel mio cervello, ogni tanto, delle specie di corto circuiti.
Ed a me, francamente, che gli altri pensino che sono un tantino deficiente, proprio non me ne frega un emerito cazzo!
Anzi, sono contenta perchè, paragonata a me, si sentono particolarmente intelligenti, efficienti e brillanti e così sono più felici!!
Vi auguro di passare una buona giornata!!!!!!
Per quel che mi riguarda, ho deciso di girare un pò al largo dalla cucina.
amen

martedì 18 marzo 2008

LA MIA INNATA PASSIONE CULINARIA

Devo averla ereditata dalla mia mamma. Che piuttosto di organizzare unn cena per qualcuno, ti dava i soldi per portarlo al ristorante.
Non che fosse una nullafacente; anzi, ha sempre lavorato prima in fabbrica poi come parucchiera, fino a quando sono nata io ed ha iniziato a stare male. Altra riprova che i figli è meglio farli da giovani. Lei aveva 39 anni quando sono nata io. Evidentemente troppi.
Tanto premesso, e ritornando alla mia passione (?) per la cucina, sento l'esigenza di mettere per iscritto, quasi come una sorta di testamento (viste le mie merdose condizioni di salute) alcune mie memorabili sparate nel summenzionato campo.
Come dice il marito della mia amica Ari, la probabilità che una persona spari delle cazzate, è proporzionale a quanto parla. E siccome la lingua, a differenza di altre parti anatomiche, mi funziona ancora benissimo, ho un'altissima percentuale di probabilità di spararne a iosa. E la vita me lo ha sempre dimostrato. Anche se un pò mi secca dare ragione al marito della mia amica, visto che non siamo mai andati tanto d'accordo.
La mia totale negazione nel campo culinario era nota a tutte le persone che frequentavo. Due mie amiche compagne di università, assieme alle quali, nel bene e nel male, ho trascorso molte serate e nottate fino al giorno precedente la laurea, mosse da compassione nei miei confronti, una sera, avevano deciso di spiegarmi dettagliatamente come si realizza il famoso "tiramisù". E io, da brava ignorante in materia, avevo seguito con sincero interesse, tutte le varie fasi di esecuzione del dolce, che a dire il vero non mi sembravano poi così complicate. La mia amica Lory, dolce e bellissima compagna di studi, mi aveva spegato pazientemente tutte le fasi ed io ero contentissima di avere capito tutto, o quasi.
Perchè alla fine della sua esposizione, non sono stata zitta? Perchè non sono andata a fare un giro in giardino?
Ancora adesso mi domando cosa può avermi spinto a farle questa semplice, innocente, scontata, domanda: "OK. Ho capito tutto! E dopo, quanto lo devo mettere nel forno???".
Non potrò mai dimenticare, come, dopo avere fatto questa semplice, innocente, scontata e spontanea domanda, lei mi ha chiamato:
"Ma AAAAAAAAAnnnnnnaaaaaaammmmaaaaarrriaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!".
Lo sò, è stata una domanda da deficiente!
Ma allora mica lo sapevo che il tiramisù è un dolce che non và cotto! Non ho frequentato la scuola alberghiera io.
Ed effettivamente, devo riconoscere che, in taluni campi, sono veramente di un'ignoranza vergognosa.
Non che ritenga cucinare una cosa deplorevole. E' che preferisco pulire il cesso, piuttosto di cuocere una bistecca.
E Giggino, il santo di mio marito, invece, ha ereditato dalla sua mamma (la suocera) la passione per la cucina. Così ci compensiamo. E' da 17 anni che siamo sposati, ed è sempre lui che cucina.
Io sono proprio partita male.
Dopo circa una settimana che eravamo sposati, sono finita al P.S. perchè mi sono infilzata il dito anulare con un coltello nel tentativo, vano, di aprire una scatoletta di tonno (il medico mi disse: o tagliamo la fede o tagliamo il dito).
Ed una volta, sono riuscita, nell'impossibile: ho fatto aderire una, chiamiamola così, frittata, alla padella antiaderente (ho usato il latte al posto dell'olio, perchè fosse più leggera e non sò che reazione chimica si sia scatenata e neanche Giggino lo ha mai ben compreso).
Ed un'altra volta, quasi ho incendiato la cucina perchè ho fatto il tè, mettendo la bustina nel tegame mentre era ancora sul fuoco, ed il cartellino che esce dal pentolino ha preso fuoco come la miccia di una bomba.
Ed un'altra volta stavo facendo il minestrone con la pentola a pressione. Giggino mi aveva detto di mettere dentro, assieme agli altri ingregienti, tre spicchi di aglio. E io, ad un certo punto, siccome non sono poi così ebete come sembra, l'ho chiamato e gli ho chiesto la differenza fra uno "spicchio" ed una "testa" di aglio.
Perchè ero stufa di pelare aglio.
Infatti stavo mettendo dentro nel minestrone tre teste di aglio e non tre spicchi.
Ma non sono mica scema! Il dubbio, infatti, mi era sorto.
E poi Gigginio è stato contento perchè ha avuto per mesi, spicchi di aglio già belli pelati!
Eh, sì, la mia è una passione che si è sviluppata nell'infanzia.
Quando mia mamma mi ha mandato nell'orto a prendere un pò di prezzemolo.
E io le ho portato la parte verde, sporgente dal terreno, delle carote. Che gli assomiglia molto, al prezzemolo, però pare non abbia lo stesso gusto.
Che dire ancora?
Penso di avere dimostrato ampiamente, quanto possa essere deficiente ed ignorante (nel senso letterale del termine) una persona, apparentemente, quasi normale.
Però ho delle altre virtù, anche se adesso, non mi viene in mente quali.
Amen

venerdì 14 marzo 2008

LA MIA BOCCACCIA E LE PAROLACCE

Nel Luglio del 2006, tra un ricovero in DH in otorinolaringoiatria (per improvvisa perdita nell'orecchio sinistro, delle frequenze medio-alte, così come un anno prima era successo nell'orecchio destro) ed un successivo ricovero in reparto, giusto, giusto in mezzo, si infilava un viaggio tanto sognato e già programmato da tempo con Giggino, in Marocco. Tour delle città Imperiali!
Con il conforto della dottoressa specializzanda che mi ha dato il via libera ("vedrà che le fa meglio un viaggio che non una terapia di sostegno cocleare", tanto a lei che gliene fregava se mi stencavo?)e nonostante i cattivi presagi, siamo partiti. Devo dire, ripensandoci, che ho avuto proprio un bel coraggio. Ad andare in Marocco, con la lingua di fuori per la stanchezza, le orecchie incasinate ed un caldo afoso terribile.
Ma sono sopravvissuta.
Anche al giro nella vecchia medina, chiamata Fès el-Bali (vecchia Fes. Si tratta di una delle aree pedonali più estese del mondo, la città costruita nel medioevo è un enorme labirinto di stretti vicoli dove non ci sono macchine, ma tanti asini. Da allora sembra che il tempo non abbia cambiato le cose più di tanto, la città vive nel passato, quasi come se fosse un museo all’aria aperta. Per questi motivi Fès el-Bali è stato riconosciuto patrimonio mondiale dell’UNESCO).
Sarà, ma vuoi per il caldo, vuoi per gli asini (e relative bodazze) stracarichi che incrociavamo di continuo nelle strette viuzze, vuoi per la verdura e le galline spampanate lungo le vie, vuoi per le mie precarie condizioni di paziente in attesa di successivo ricovero, per mè il giro è stato un tantino stressante e la medina non mi è piaciuta granchè.
Ed ero un tantino irritata ed appiciccaticcia e nervosa e stanca e esasperata e rincoglionita.
Fatto stà che, dopo l'ennesimo spintone ricevuto da parte di un ragazzino marocchino che faceva la cosidetta "manomorta" alle turiste, quando qualcuno mi è salito su un piede, irrefrenabile, incontenibile, inarrestabile dal profondo della mia boccaccia, è uscito un bel "và 'fan culo!".
Diodellamadonna, il casino che è successo dopo!
La sfiga ha voluto che a pestarmi il piedino nr. 40, davanti ad una scuola coranica, fosse stato un bambino, bello, pulito, ordinato (l'unico della medina, lo giuro) con occhialetti rotondi e libricino di preghiere (presumo) in mano. Accompagnato, dal padre, un signore bello, pulito, ordinato (l'unico della medina, lo giuro) con occhialetti rotondi e libricino di preghiere (presumo) in mano. Fotocopia del figlio. INCAZZATISSIMO. Con me.
Mi si è piazzato davanti, e con sommo stupore del gruppo di turisti e della sottoscritta ha esordito gridando "IO, SONO PURO BERGAMASCO (?) E VOI ITALIANI DITE A NOI MAROCCHINI CHE DICIAMO LE PAROLACCE, E ALLORA IO COSA INSEGNO A FARE A MIO FIGLIO DI NON DIRE LE PAROLACCE QUANDO VOI ITALIANI POI PARLATE IN QUESTO MODO ECC.ECC.".
Ovviamente, sono rimasta un tantino basita, ma a dire il vero ero troppo anemica per reagire in maniera convulsa, che solitamente mi è più consona, e pertanto ho detto al Padre Bergamasco-marocchino: "Mi spiace, non avevo visto che era un bambino è che sono un tantino esasperata dal comportamento di altri bambini. Mi scusi".
"Troppo comodo, dire mi scusi! Troppo comodo ecc.ecc."
Giggino intanto, dall'altra parte della strada osservava l'evolversi della situazione, presumo pronto a darsela a gambe.
A quel punto proprio sono rimasta interdetta del tutto. Se è troppo comodo chiedere scusa, cosa dovevo fare, farmi lapidare?
Insomma, grazie all'intervento delle guide marocchine che ci accompagnavano nella bella gitarella, che hanno parlato con il Padre della creatura per dieci minuti, in marocchino, gli animi si sono sedati.
Cosa ho imparato, pertanto, da questa indimenticabile visita alla medina di Fes?
Che la parola "và 'fan culo!", oramai all'estero è inflazionata.
Che i Marocchini non sono permalosi.
Che i Bergamaschi, sono ovunque.

LA FORTUNA E CIECA MA LA SFIGA, PARE, CI VEDA BENISSIMO!

Diodellamadonna (tutto piccolo ed attaccato non è una parolaccia) una sorta di tornado si è abbattuto sulla mia persona e sui miei famigliari. Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere. Non posso farvi un elenco dettagliato di tutte le sfighe abbattutesi sulla mia famiglia, per ovvie ragioni di privacy.
Purtuttavia, restando sul vago, ed in attesa dei risultati di una certa autopsia e per fare il punto della situazione, si spera che chi è ancora in ospedale sala rianimazione, esca presto, chi deve farsi la colonscopia non abbia sorprese, chi stà facendo la chemio abbia dei risultati e riesca ad alzarsi dalla carrozzina ed evitare l'acuirsi delle piaghe da decupito, chi ha il mieloma (cioè io) abbia una remissione totale completa straordinaria ed imprevedibile della malattia.
Per il resto (?????), tutto bene, comunque!
Questo 2008, non c'è che dire, è iniziato alla grande! E pensare che mi pareva fosse stato schifoso il 2007!
E deve ancora arrivare l'estate.
E' li che io do il meglio.
4 ricoveri tutti nel mese di Luglio.
Quest'anno, lo vorrei saltare il mese di Luglio, ma non si può.
Allora potrei ricoverarmi preventivamente, tanto qualcosa succede.
O rinchiudermi in casa al buio, favcendo finta di non esserci. Così la sfiga non riesce a trovarmi.
Lo so, sono discorsi del c...o, non ho ancora una metastasi al cervello e non sono in encefalopatia spungiforme.
Sono solo sfigata.
Io e la mia famiglia.
Ma a volte penso di andare a fare un giretto in oncologia pediatrica, e così mi vergogno di lagnarmi tanto .
E' che se anche volessi suicidarmi, il canale che corre comodo dietro casa mia, in questo periodo è vuoto a causa di lavori di manutenzione. Inutile sottolineare che il "buttarsi nel canale" prassi abbastanza seguita dalle mie parti, in questo periodo produrebbe solo l'effetto di qualche gamba rotta o qualche trauma cranico. Il che non farebbe altro che aggravare ulteriormente le mie condizioni precarie di salute, e non è proprio il caso....
Eh, si, aveva ragione il caro vecchio Max (detto Max factor per via delle tracce di fondotinta che la moglie gli ha trovato sulla camicia candida, al ritorno da una cena godereccia) quando, alcuni anni fà, aveva consigliato a mio marito Giggino di portarmi al macello e di farmi abbattere!
Ma io sono dura a morire.
Infatti adesso mi sparo due coefferalgan, ed esco a cercare i miei gatti.
In culo al mieloma ed a tutte le sfighe del mondo!
E non ditemi come la mia amica Mary, "bhè, spero almeno tu possa passare una bella e tranquilla notte di riposo!".
Una bella e tranquilla notte di riposo...sto par del balle!!!!
Ciao e scusate lo sfogo sulla sfiga.

martedì 4 marzo 2008

OGGI 4 MARZO

Oggi, è il compleanno di Giggino. 51 anni. Oramai anche lui ha "levato el boio". (nel senso che, è "passato", come il latte che dopo avere bollito, tracima dal tegame). Le donne lo levano dopo i 40. Gli uomini, un pò più tardi.
Oggi, è anche il secondo compleanno di Sergio, il mio amato fratellone.
Il primo compleanno era il 10 Settembre 1947, il secondo il 3 Marzo 1996, quando, grazie al trapianto di fegato, è rinato ed è rimasto per altri dieci anni a scassare le palle.
Con il suo modo di fare. Con la sua pignoleria.
Come vorrei che me le scassasse ancora!
Quella notte eravamo in tre: Barbara, Laura ed io. Fuori ad aspettare notizie. Vicine ed al tempo stesso molto lontane.
Adesso noi tre siamo ancora qui.
Di notizie ne abbiamo ricevute tante insieme. Di belle e specialmente di brutte.
E tante ne riceveremo ancora.
Di botte tra capo e collo, specialmente in questi mesi, specialmente in questi giorni.
Non è vero che col tempo tutto passa. Non passa niente e trovo giusto che sia così.
E allora vorrei mandare un bacio a Giggino per il suo cinquantunesimo compleanno e ringraziarlo per essermi sempre stato vicino in questa vita famigliare un pò travagliata.
E vorrei mandare un bacio allo sconosciuto che ha permesso al mio fratellone Sergio, di vivere altri 10 lunghi anni.
Se esiste un posto dove siete tutti riuniti, una specie di paradiso, vi chiedo di dare uno sguardo dabbasso, che quaggiù ne abbiamo un pò le palle piene di tutte stè sfighe.
Lo so,tutti hanno la loro parte di sfighe, ma a volte mi viene da chiedere a Dio "se per caso gli avanzo qualcosa!".
Lo sò che questo post è triste e fà un pò schifo.
Per risollevare il tutto dirò una frase veneta che sento sempre dire: "si scampa una cagata".
Il che significa "cogliete l'attimo fuggente".

E' ANDATO AVANTI.....

Mauro è andato avanti. Così, senza avvisarci prima, lasciandoci un tantino inebetiti.
E' un colpo duro e a tradimento, proprio sul più bello, quando meno te lo aspetti, quando tutto, finalmente, sembrava avere preso la piega giusta.
Con chi prendersela?
Con il destino, con i medici, con Dio, con la sfiga?
Come dice testualmente mia nipote (Mauro) "Non aveva paura della morte, lo diceva sempre e mi faceva arrabbiare ogni volta. Diceva di non avere paura di niente e di nessuno, ma ammetteva di avere paura del dolore e della malattia.
Ci deve essere di consolazione sapere che non ha sofferto a lungo, e che questo suo ultimo viaggio è iniziato con un grande sonno, come piaceva a lui."
Io non ho avuto il tempo per conoscerlo bene, ma ho visto come è cambiata Barbara dopo che lo ha conosciuto. Lei, che lo ha amato tanto, si fà forza e cerca adesso di mettere a frutto le sue lezioni di vita.
Affrontare una cosa per volta, partendo dalle più importanti sino ad arrivare alle stronzate.
E' ora di rimboccarsi nuovamente le maniche, di tirare fuori i coglioni, e portare avanti quello che con lui si era iniziato.
Sono sicura che questo lui vorrebbe, da persona pratica quale era.
Ancora una volta, la nostra famiglia viene colpita da vicino.
Ancora una volta ci stringeremo intorno e cercheremo di risollevarci.
Non ci piangeremo addosso.
Ci prenderemo solo la licenza, di mandare qualcuno a 'fan culo!
Anche se non serve a niente, però è di gran conforto.

TORRE DEL LAGO

TORRE DEL LAGO

RITROVO TRA EX COMPAGNI DI LICEO

RITROVO TRA EX COMPAGNI DI LICEO
per i 50 anni di Flavio ed Annalisa...

Con Diana e Oscar

Con Diana e Oscar
splendidi figli di Gianni e Camilla...

CI SONO ANCORA

CI SONO ANCORA
con la collana in vetro di Murano ed argento, regalo dei colleghi..

LA MIA SCINTIGRAFIA DEL 09/08/2007.

LA MIA SCINTIGRAFIA DEL 09/08/2007.
Come potete vedere, quello indicato con la freccia è ALIEN (il mio buco sul sacro, PLASMOCITOMA S1-S3: è quello nero)

IO e....boh! non so chi sia...

IO e....boh!  non so chi sia...

Maggiolino nel piatto marocchino

Maggiolino nel piatto marocchino

Maggiolino non ci stà più

Maggiolino non ci stà più
nel piatto Marocchino!

ALCUNI MIEI DISEGNI NEL TEMPO

ALCUNI MIEI DISEGNI NEL TEMPO
Ciro Crillo

LA NICO COL GATTO

LA NICO COL GATTO

AUTORITRATTO CON BOTTICINO

AUTORITRATTO CON BOTTICINO

AUTORITRATTO DURANTE LA TERAPIA

AUTORITRATTO DURANTE LA TERAPIA
Ero un tantino incazzata. Si vede?

AUTORITRATTO DOPO LA RADIO ED IL DESAMETASONE

AUTORITRATTO DOPO LA RADIO ED IL DESAMETASONE
Si vede che sono un tantino sollevata

Carlotta....

Carlotta....
la micia di Arianna e Roby...

Coco

Coco

Per Mara....

Per Mara....

Maggiolino 2008

Maggiolino  2008
Ottobre

IN PRINCIPIO, QUANDO ERO MOLTO TRISTE

IN PRINCIPIO, QUANDO ERO MOLTO TRISTE

PENNARELLI E MATITE

PENNARELLI E MATITE

Particolare del 99

Particolare del 99

GATTI MISTI 2008

GATTI MISTI 2008

GATTO ROSSO

GATTO ROSSO

GATTO ROSSO

GATTO ROSSO
l'ho regalato a Loretta e Michele, l'ho disegnato adesso, di notte, con i pennarelli

GATTO DI NOVEMBRE

GATTO DI NOVEMBRE

ACQUARELLO

ACQUARELLO

TANTI GATTI

TANTI GATTI

ACQUARELLO

ACQUARELLO

ACQUARELLO

ACQUARELLO

PASTELLI

PASTELLI

ACQUARELLO E MATITE

ACQUARELLO E MATITE

PASTELLI

PASTELLI

PASTELLI

PASTELLI

PASTELLI

PASTELLI

A CHINA

A CHINA

Giggino stravaccato sul sofà

Giggino stravaccato sul sofà

Per le marmellate di Giggino (per le etichette dei vasetti)

Per le marmellate di Giggino (per le etichette dei vasetti)
Natale 2007. Traspare dallo sguardo dei micetti, la serenità dello spirito che si avvicina con devozione alle sante festività!!!! diodellamadonna, sembrano due iene! Vedi il subconscio..

acquarello

acquarello

Senza titolo

Senza titolo

Pennarelli e matite

Pennarelli e matite

Tempera su legno

Tempera su legno

Olio su tela

Olio su tela
A Giggino piace, mentre a mè fa schifo, perchè con i colori ad olio, sono proprio negata....

Particolare

Particolare
luna

Giggino

Giggino

Acquarello

Acquarello
Botticino

Particolare

Particolare
Pastrocchi con i pennarelli e le matite

Particolare

Particolare
Tempera su asse di legno

MADONNA

MADONNA
E' stato un esercizio di stile. Non è il mio genere...era per provare se sono capace di disegnare

Il nostro letto a Montereggio

Il nostro letto a Montereggio
Dipinto dalla stessa scrivete nel lontano 1993

BARBARA

BARBARA
la nipote, la figlia di mio fratello Sergio...quella che ha tre gatti, due cani, quattro cincillà..quella che ha una "passione" per gli animali...

GIGGINO

GIGGINO
il mio amore con la cravatta e la camicia che gli ho regalato io, con i suoi soldi!

LA NICO

LA NICO
quella gnocca di mia cognata

COMPLEANNA

COMPLEANNA
Il taglio della torta...(da sinistra) Mara, Loretta, io che frigno, Massimino e Silvietta (Citrato n. 2)

DOMENICA 26 OTTOBRE 2008

DOMENICA 26 OTTOBRE 2008
a passeggio a Peschiera

MAGGIOLINO

MAGGIOLINO
stonzettino

Occhi gialli

Occhi gialli
karma Chicca, madre/moglie di Cicciolinus, madre di Maggiolino...

Cicciolinus

Cicciolinus

maggiolino in semi-coma

maggiolino in semi-coma

Maggiolino

Maggiolino

Maggiolino

Maggiolino

Maggiolino

Maggiolino
Il più bello della Via Perloso, nò balle!

2005

2005

2006

2006

Luglio 2008: a 4 anni di distanza dall'esordio della malattia

Luglio 2008: a 4 anni di distanza dall'esordio della malattia
Ad un anno esatto da quando mi si è bucato l'osso sacro! Il cimitero può attendere! Coraggio, tumorati di tutto il mondo, mettiamogliela in quel posto! Mieloma, ti conosco, ti vedo, ti stronco!!!!!!!! Bastardo vedremo chi la vince!

19 luglio 2008

19 luglio 2008
Anniversario di quando mi sono seduta sulla sedia e mi si è rotto l'osso sacro! per festeggiare cena a Vernazza

Gruppo di amici a Vernazza

Gruppo di amici a Vernazza

Coppia al mare

Coppia al mare
Giggino, il sant'uomo di mio marito ed io

Là nella valle c'è Montereggio http://www.montereggio.it/

Là nella valle c'è Montereggio http://www.montereggio.it/
siamo in Lunigiana, nel paese dei librai, paese natio di Giggino

Montereggio

Montereggio
la chiesa sconsacrata

Montereggio

Montereggio

19 Luglio 2008: Montereggio by night

19 Luglio 2008: Montereggio by night

Crì ed io a Montereggio

Crì ed io a Montereggio
13 luglio 2008

Mary alla finestra

Mary alla finestra
A Montereggio

ROBERTO E FIORELLA

ROBERTO E FIORELLA
coppia al bar in quel di Montereggio

Sono andati avanti.......

Sono andati avanti.......
Mauro, Rambo ed Ila

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