Cari PARENTI, di una malata di CANCRO, vi sono vicina col cuore e con la mente.
La fregatura mia è stata essere prima parente di malato di CANCRO e poi malata io stessa.
A dire il vero, c’è stata una certa sovrapposizione, della malattia di mio fratello e della mia.
Ma allora nessuno sospettava…
Avevo solo perso le frequenze medio alte nell’orecchio destro (24 Maggio 2004)…..
Per me è molto meglio essere malata di CANCRO, di prima persona, che non essere una mia parente stretta.
Perché sono troppo SCASSACAZZI!
Sono così “ansiosa” che mi farei morire prima del tempo!
Non oso nemmeno immaginare, se io fossi al posto di Giggino, il casino che farei!
Continuerei a “spiarlo” per vedere di che colore ha la sclera degli occhi!
Perché, se volge al giallo è la bilirubina che si alza…..
Gli rovescerei le palpebre minimo nà volta al giorno per vedere se l’interno è chiaro o bello rosso, per capire se l’anemia avanza o c’è nà emmoraggia in atto….
Gli farei fare la popò nel vasetto e così setaccerei le feci, alla ricerca del famoso “sangue occulto”…..
Poi gli farei delle domande di cultura generale, per accertare che non stia andando in encefalopatia da ammonio od ipotizzare addirittura nà metastasi al cervello….
Gli farei tirare fuori bene la lingua per vedere se è bianca o con delle placche, se è possibile che vi siano dei funghi, o se è tagliata per mancanza di vitamine…..
Poi guarderei se ha sufficiente saliva e gli direi di pisciare in una bottiglia così potrei controllare quanta pipì fa al giorno e scongiurare un’eventuale insufficienza renale, il blocco, la dialisi…..
Ovviamente dovrei palpeggiarlo frequentemente (e questa, forse, sarebbe l’unica operazione che presumo gradirebbe, ovviamente dipenderebbe dalla zona) per individuare eventuali ghiandole ingrossate….
Ovviamente controllerei il peso tutti i giorni, alla stessa ora, e rileverei la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, la temperatura corporea e, già che ci siamo e che ho imparato, la glicemia (poco prima dei tre pasti principali e due ore dopo gli stessi).
Per i bronchi, userei lo stesso arnese che uso per misurare la pressione, quello che si infila nelle orecchie il dottore, e ascolterei quando dice trentatré, se lo dice bene e poi se ci sono eventuali fischi (infezioni, polmonite, asma, broncospasmo) o gorgoglii (insufficienza renale che ha cagionato imbibimento di liquidi del polmone).
Poi gli darei una botta sulle ginocchia col martelletto che uso per piantare i chiodi nel muro (veramente figo, perché la testa si svita e diventa un cacciavite) per accertarmi che i nervi rispondano ancora e non sia in corso una parestesia, una grave neuropatia, nà paralisi….
Gli farei una foto al giorno con la digitale e poi le raffronterei per cogliere eventuali cambiamenti di colorito, edema delle palpebre, ritenzione idrica, perdita dei capelli, delle sopracciglia, delle ciglia, faccia di luna da steroidi….
La notte lo sveglierei per vedere se è vivo…
Gli metterei uno specchietto davanti al naso così che se si appanna, è segno che respira…
Ovviamente, la cosa che SICURAMENTE farei ogni cinque minuti, sarebbe quella di chiedergli:
“COME STAI?”;
“COME STAI?”;
“COME STAI?”;
“COME STAI?”;
“COME STAI?”;
“COME STAI?”;
“COME STAI?”;
“COME STAI?”;
“COME STAI?”;
“COME STAI?”;
“COME STAI?”;
“COME STAI?”;
“COME STAI?” [….]
Zio Ziddan, penso che lo UCCIDEREI sicuramente molto prima che sia morto!!!!!
IO FAREI TUTTO QUELLO CHE NON BISOGNA FARE CON UN MALATO DI CANCRO!
Grazie a tutti i PARENTI dei malati di CANCRO che ce la mettono tutta per non diventare come sarei io!
Grazie a tutti quelli che non chiedono continuamente, con le ballotte degli occhi fuori dalle orbite, ai parenti malati di CANCRO, “COME STAI?” (come farebbe sicuramente anche mia mamma con me, che Dio o chi ne fa le veci se l’abbia in gloria, che purtroppo mi ha allevata a pane e ansia…).
Grazie a tutti quelli che si sforzano di essere contenti e continuano, nel limite del possibile, la loro vita senza farci pesare stà croce che ci è caduta addosso.
Non abbiamo bisogno di pietà, di facce da culo che ci guardano di continuo di traverso, di consigli scontati, di informazioni (a meno che non siate i medici che ci curano…l’aloe, i fiori di Bach, il Tè verde, fateci pure il pediluvio voi….l’amica che anche lei ce l’aveva e che invece…quell’altra che è rimasta schiacciata sotto un camion e poi gli è ripassata sopra nà macchina così non ha fatto la radio…e quella che a causa della radio non tiene più l’orina…e quella che con la chemio ha perso i denti…ecc. ecc.).
Insomma, cercate di trattenervi.
Lo so, è davvero difficile fare finta che la persona accanto a noi non sia malata di CANCRO.
E raccontare altri casi di disgrazie varie, non ci è di consolazione, ANZI!
Non è vero il proverbio che dice “mal comune mezzo gaudio!”.
Almeno con me non funziona!
Saper che quel tale là, molto più giovane di me, sta peggio di me, non mi consola, MI FA INCAZZARE COME UNA IENA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il mio consiglio da malata di CANCRO che curava un malato di CANCRO è questo:
Non fate mai capire al vostro “caro” che è spacciato. Lasciateci sperare fino alla fine, anche se non è vero. Lo sappiamo da soli quando arriva la fine, nessuno è deficiente, ma non è piacevole sentirselo dire. Non sotterrateci prima del tempo. Lasciateci stare. Siamo molto incazzati, anche con voi che state bene. Siamo invidiosi. Abbiamo IL TERRORE di non essere più autosufficienti. Fatevi forza, non siate dei coglioni come me, quando ero una parente….. fateci RESPIRARE e lasciateci andare per la nostra strada. Se abbiamo bisogno di piangere o di ridere, lasciateci stare. Non rompeteci tanto i coglioni, che c'è già il CANCRO che ce li rompe....Nessuno, tranne la persona malata di CANCRO, può capire cosa voglia dire pensare ogni giorno alla MORTE, al decadimento fisico.
Poi ognuno reagisce in maniera diversa...
Qualcuno ficca la testa sotto il cuscino...
Io dal 19 luglio 2007, non penso ad altro….
Sono ancora molto viva, ma sono un’altra persona!
Sono MOLTO informata sui fatti....
Forse lo sono anche TROPPO....
I medici con me si stufano....voglio mettere il becco dappertutto...
Vorrei lasciare andare Giggino, prima di diventare un peso, di più di quello che già sono.
Ma lui è diverso da me!
Lui è un PARENTE ok!
Non setaccia le mie feci e non mi sveglia per vedere se sono viva o morta!
Lui è stato “allevato” in un’altra scuola, quella giusta per sostenere una persona malata!
Lui non ha mai preso un ansiolitico in vita sua, ad esclusione di quella volta che ha preso 30 gocce di lexotan (mie), scambiandole per la novalgina.
Aveva mal di testa.
Io ho avuto paura perché già calmo di suo, ed ho pensato che con le gocce, sarebbe collassato!
NIENTE! Come se avesse bevuto l’acqua del rubinetto.
Alle tre di notte era ancora sveglio.
Io, ovviamente, ho subito cambiato ansiolitico, era già da un po’ che avevo il sospetto che stè gocce fossero acqua e zucchero…
Adesso, per l’ansia, prendo l’alprazolam….
Ed a Giggino non viene più il mal di testa……
Mah!
ps: Ad ascoltare certi MEDICI e CONOSCENTI vari, a leggere tutto quello che concerne il MIELOMA MULTIPLO su certi siti internet, mi era venuta l'idea di spararmi un colpo in testa!
Ma, alla facciazza di tutto e tutti, sono ancora quà, CAMMINO abbastanza spedita, senza avere avuto bisogno di scomodare qualche santo...
E' che, cazzaruola, bisogna INFORMARE stì poveri pazienti che non sanno un emerito cazzo della malattia che li ha colpiti!
I MEDICI hanno perso l'UMANITA' a forza di veder miserie...
GUARDATE CHE BELLA STA' PUNTATA DI "LA STORIA SIAMO NOI"
http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=181
4 commenti:
Non so se potrà essere di conforto alla tua "ira"sapere che la tua forza è l'amore per la vita!Patri
Cara Anna sei la solita,incavolata,
pero sempre simpatica,
Un salutone nonna di Sara..
ciao, ho aperto il tuo sito che piangevo e ora sto sorridendo. sono Parente, molto fresca. Mi ha fatto troppo ridere la parte dei consigli che arrivano dai conoscenti. Li sto collezionando anch'io da oggi, e mi facevano incaxxxre, ora, ho capito da che angolatura devo leggerli: due risate sopra!!! :-)
Sono parente.... e mi ci devo ancora.abituare o forse non mi ci abituero mai. La tua ironia e' una cosa bellissima! Grazie della lettera...
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