Cari ragazzi e care ragazze di oggi e " de na olta" (trad: di un tempo), spero siate riusciti a superare indenni, o quasi il giorno del santo Natale, ridotto, aimè, ad una sorta di gara all’ingrasso.
Chi, come me, o chi, come tanti, deve controllare il peso-forma per motivi di salute o di vanità, o di moda (o di quel cavolo che vi pare), avrà sofferto per queste giornate rubiconde e ipercaloriche.
Chi, come me, o chi, come tanti, ne ha le palle piene di tutto stò buonismo natalizio, avrà patito nell’elargire baci, abbracci, auguri (e de che?) strette di mano (a tal proposito,vi prego, se “stringete” la mano a qualcuno, stringetela veramente VI PREGO…. altrimenti darete l’impressione, anche se non veritiera, di essere degli smidollati senza coglioni… e non è un bel sentire, sta mano che sembra nà sogliola, non ci vuole molto S-T-R-I-N-G-E-T-E, altrimenti fate a meno che è meglio) a gente che non avete (e che non vi ha) cagato (scusate il termine) per tutto l’anno…chi insomma ne ha le palle piene, ma VERAMENTE, piene, sappia che ha tutta la mia comprensione.
Cosa ve ne fate, della mia comprensione?
UN EMERITO CAZZO, però dal momento che, “mal comune mezzo gaudio”, spero serva almeno a tiravi un po’ su il morale ed inoltre a farvi sentire, meno soli sul pianeta terra.
Il mio, non è un atteggiamento snob, da super-figa, che si sente superiore all’universo consumistico.
Anzi, non esiste persona più “consumistica” di me. Io consumo molto. E da quando ho un CANCRO (a parte, ovviamente, i farmaci) cerco di consumare ancora di più. Proprio perché il mio orologio biologico ha iniziato un veloce conto alla rovescia, stò stronzo.
Lo, so! TUTTI DOBBIAMO MORIRE!
CHE PALLE!
CHE PALLE!
Altro che albero di Natale!
Tutti dobbiamo morire, ma io di più!
Io spero di essere la prima tra i miei conoscenti e parenti.
Gli altri stanno tutti bene, per fortuna, ed allora, lasciatemi morire per prima, che ho un cancro, cazzo, e non mi rompete i coglioni con stè frasi scontate!
Io voglio CONSUMARE la vita.
Spendere e spandere.
Rompere le palle.
Parlare.
Stressare la gente.
Non esiste alcun obbligo nei miei confronti, soprattutto da parte delle persone (fortuna loro) che non mi sono parenti stretti.
Io sono molto comprensiva e so che infastidisco mediamente molte persone.
Ero “fastidiosa” anche prima di ammalarmi, perché parlo, parlo, parlo, parlo, parlo….
Adesso, poi……
PARLO, PARLO, PARLO, PARLO….
Prima qualcosa mi tratteneva dal dire alcune cose…
Adesso mi si sono rotti i freni inibitori.
Distribuisco consigli non richiesti, ad amici, parenti ed emeriti sconosciuti…
Giggino, lo so, si vergogna un po’…
Cerca di incolpare i farmaci..
Ma, vi assicuro, i farmaci non centrano nulla…
Invecchiando i “difetti” si acuiscono. Io sono sempre stata “logorroica”. Adesso lo sono in maniera esagerata.
HO PAURA DI NON FARE A TEMPO A DIRE TUTTO QUELLO CHE MI PASSA PER LA ZUCCA (bella la scusa, non trovate?)
Non riesco più a sopportare alcuni aspetti del prossimo, che fino a ieri mi erano digeribili.
La cosa vale anche per le cose positive, fortunatamente!
Ed allora dico a tanta gente che la AMO. Anche se magari neanche mi considera!
Insomma, faccio veramente un po’ schifetto.
Sono “DURA” da sopportare.
Ed infatti, intorno a me, il DESERTO!
Amici e parenti, mi girano MOLTO alla larga.
Tanti sono spariti.
Ma a Natale, c’è stato il raduno dei reduci.
Una tavolata con parenti e con reparto oncologia e geriatria.
Nà “botta” di vita, mia nipote Chiara, di 16 anni.
Le sono cara, perché sparo puttanate e la faccio ridere e le faccio dei regali.
Il PRANZO di Natale, è trascorso quasi sereno.
Mio sono beccata queste due critiche, che mi terrò care:
1) Quando parlo faccio sentire gli altri delle “merde”;
2) Penso di avere solo io, una cosa “di grande interesse”, perché ho un cancro.
PAROLE SANTE, (infatti mi sono state dette a Natale).
Cercherò di farne tesoro.
Lo so, qualcun o leggendo sto post, penserà che sono molto stronzetta.
Ancora di più di prima!
Ma sono stufa di tutte ste feste.
Di tutti sti pandori e ste luci colorate.
Ciò un cancro e mi sembra di essere più “figa” degli altri e di essere autorizzata a dispensare “perle di saggezza”.
Ed invece, sono solo una delle tante (purtroppo), persone malate (di cancro e non), che a Natale si sono “tirate” al meglio ed hanno partecipato ad una celebrazione che ha perso quel sentore religioso, per diventare una sagra dei consumi, in un periodo, di recessione come non lo si vedeva da anni..
Siamo malati e siamo “pesanti” da sopportare.
Non siamo “belli” da vedere ed evochiamo scenari apocalittici.
Qualcuno di noi comincia già a puzzare.
Io scrivo un sacco di troiate.
E questo post è una delle tante.
Ma non sono, vi assicuro, i farmaci!
Amen
Ps: aspettate qualche giorno a salire sulla bilancia…
E poi c’è ancora capodanno e la befana!
Avete pronti e cappellini e le trombette?
Dai, che a capodanno facciamo il TRENINO!
Voglio anch’io il trenino…
E io mi metto a fare la locomotiva!
Come amo i petardi io, Dio solo lo sa!
Spero ne sparino tanti i vicini!
Che giornate meravigliose queste, in attesa della biopsia delle radio..
E poi mi sono arrivati gli arretrati della pensione di invalidità!
Che figata!
E tra un po’ ci sono i saldi!!!!!
Vedrai, come CONSUMO!
Sono proprio una donna medio-borghese di oltre mezza età…
Dio come mi sento mediocre..
Io che volevo uscire dal mucchio....