In questo ultimo periodo, sto godendo appieno di alcune piccole grandi cose della vita, azioni che prima facevo soprapensiero, con leggerezza, senza consapevolezza.
Non vorrei scrivere un post che sembri un “Inno alla vita” del tipo San Francesco nel bosco circondato dai cardellini!
Però un po’ è quello il senso che voglio dare a queste righe.
Vorrei poter trasmettere la voglia che ho di assaporare alcune cose semplici i della vita.
E’ quando pensi spesso alla Morte che arrivi a queste conclusioni.
Della morte a dire il vero, poco mi frega.
Mi interessa solo vivere degnamente e senza dolore fisico.
Non mi importa QUANTO.
Mi importa COME.
COME adesso, mi andrebbe benissimo.
Come adesso, alle ore 14:43 di un venerdì pomeriggio di agosto.
Seduta alla scrivania, con il portatile davanti, senza scarpe e con gli occhiali da vista bianchi e neri, comperati dai cinesi per tre euri.
Con la coca cola comperata alla Lidl, bella fresca, appena tolta dal frigo.
Ma che meraviglia, grattarsi il sotto dei piedi sul tappeto di cocco.
Bere una sorsata di coca fresca.
Dire due parole a Giggino, seduto nell’altra stanza che lavora.
Cosa poteri volere di più dalla vita?
Il CANCRO è sotto controllo ed il dolore, al momento, è sedato.
Per tirami su di morale, sono stata dalla Luisa a fare un lettino solare.
E’ come fare la risonanza magnetica.
Però esci che sembri appena tornata da una giornata di sole sul lago.
Non avrei il fiato di stare un giorno al sole!
Ma quindici minuti di lettino, quelli si, ci stanno tutti!
Ed adesso sono pronta ad incontrare la mia amica Cito, che non vedo da parecchi mesi.
Lei è stata al mare, a Viareggio ed ha preso il sole, quello vero!
Ma scommetto che sono più abbronzata io, e senza tribolazioni e spellature!
Chiedete al vostro medico, io l’ho fatto e mi ha detto che posso prendere il sole!
Era dal 24 maggio 2004 che non lo facevo.
Ero verde pistacchio.
Sulle gambe si intravvedevano le vene di colore violaceo.
Adesso sono scomparse, nascoste dal colore cioccolata che ho assunto.
Essere lampadata ha un effetto molto terapeutico sul mio umore!
Mi guardo allo specchio e vedo na donna platinata abbronzata…
Mi sembro la Versace…
Ho anche un ghigno che le somiglia!
Insomma, prendersi cura di quel che rimane del proprio corpo, è molto piacevole.
Mi sono applicata anche le unghie “franche manicure” ed ho delle mani molto schic.
Lo so, ci vuole poco a passare dallo schic al chic!
Ma chissenesbatte!
L’importante è sentirsi meglio!
Sono stata nell’ufficio di Max a bere un caffè.
Quattro chiacchiere con le ragazze, rigorosamente su argomenti soft, e sono tornata in ufficio col sorriso stampato sulla faccia.
C’è un venticello fuori che è na meraviglia.
Appoggiate al parapetto del poggiolo, ci siamo fatte accarezzare dal vento che ci ha scompigliato i capelli.
Il sole oggi è un po’ velato, ma è comunque una meravigliosa afosa giornata estiva.
Che meraviglia vedere la gente che passeggia con i pantaloncini corti e le ciabattine infradito!
Quanti galloni al vento!
Non ho mangiato nulla, ma quando arrivo a casa mi aspetta una fetta di anguria.
La frutta estiva è una cosa esagerata!
Meloni, pesche, fragole, ciliegie, albicocche, susine…..
Nell’orto quest’anno è già arrivata l’uva!
E poi ci sono le verdure, coltivate da mio Papi con la collaborazione, causa forza maggiore, di Giggino.
Zucchine, melanzane e pomodorini di tutte le misure!
Non so più da dove cominciare a mangiare.
Quando si mangia bisogna assaporare il cibo poco alla volta…
L’anguria io la mangio tagliata a tocchettini, sdraiata a letto.
Maggiolino di fianco, che ne vuole un pezzo.
Quando capisce di cosa si tratta, si sposta e si sdraia su un fianco.
Aspetta che io finisca di mangiare e che poi gli faccia un chilo di collole.
Nella camera, con le pareti color senape ed il soffitto bianco, io ci ho passato molto tempo.
Ma adesso la vedo in modo diverso.
E’ un locale dove io mi trovo bene.
Mi posso comodamente sdraiare, posso mangiare, leggere, disegnare, dormire.
Io in camera ci passo molto tempo e per tale motivo ho scelto di persona il colore delle pareti e l’arredamento.
E’ tutto perfetto, tutto al suo posto.
Dal letto posso vedere gli alberi ed il monti.
Ma quando posso esco, cammino.
Mi piace stare in mezzo alla gente ma sapere che, al bisogno, ho la mia camera che mi aspetta.
Come ieri, che sono stata tutto il pomeriggio con la mia amica Arianna in un centro commerciale, a guardare i saldi.
Ci siamo divertite a provare vestiti e confrontare prezzi e qualità.
Non abbiamo quasi comperato niente (a dire il vero, come al solito, io ho comperato un vestito e la mia amica nulla, io trovo SEMPRE qualcosa di interessante da comperare).
Sembravamo un po’ sperse, in mezzo a quel casino (a dire il vero, ci siamo proprio perse, in tangenziale! Abbiamo sbagliato strada e ci siamo trovate, per colpa mia, in autostrada! Insomma, abbiamo cambiato meta, anziché le Corti Venete, il Galassia…..proprio do deficienti…roba da matti….).
Ma sono riuscita a camminare quasi quanto lei, con qualche tappa su una panchina o al bar.
La sera l’ho chiamata e mi ha detto che anche lei era stanca.
Anche lei, senza essere malata di CANCRO, era stanca dopo un pomeriggio passato tra un negozio e l’altro, con l’aria condizionata in tilt.
Mi sono divertita molto.
Mi diverto con poco.
Veramente poco.
Addentare un panino croccante è meraviglioso.
Sdraiarsi sul letto dopo avere camminato è meraviglioso.
Chiacchierare con un’amica è meraviglioso.
Coccolare Maggiolino è meraviglioso.
Dormire e sognare è meraviglioso.
Pensare al domani è meraviglioso.
Sperare di invecchiare è meraviglioso.
Io vorrei avere davanti altri 100 anni, per potere fare tutto quello che ho in mente di fare.
Devo aiutare mio marito e finire alcune perizie, devo disegnare tante cose, devo fare il ritratto alla mia amica Citro, devo disegnare delle pelli per delle borse, devo viaggiare ed andare a New York, devo prendermi cura di mio padre e dei miei gatti, devo veder crescere le mie nipoti, devo indossare tutti i miei vestiti, devo vedere tutti i prossimi saldi, devo andare ancora una volta dentro il mare, devo vedere se riescono ad andare di nuovo sulla luna, devo vedere se è vero che nel 2012 c’è le fine del mondo, devo scoprire chi acquisterà la casa dei miei vicini, devo raccontarmi e farmi raccontare tutto dalle mie nuove amicizie, devo andare per funghi almeno ancora una volta, magari in piano, così non mi fa male la schiena, devo diventare vecchia con Giggino ed andare a vivere a Montereggio.
Svegliarmi tutte le mattine tra le lenzuola fresche nella nostra piccola cameretta, nel letto di ferro che ho dipinto nel 1993.
Andare tutte le mattine in piazza, a bere il caffè con il cornetto, e sedermi al bar a giocare a carte, a briscola, a scopa, a scala quaranta.
Spettegolare sugli ultimi avvenimenti.
Andare a fare na passeggiata tra i boschi di castani.
In mezzo alle ginestre ed alle farfalle.
Raccogliere lamponi e more.
In luglio aspettare la notte per vedere le lucciole.
Andare a ballare in tutte le sagre paesane.
Mangiare torta di porri e torta d’erbe tutte le sere.
Chiacchierare, seduta sulla panchina con le mie amiche mentre Giggino, un po’ in disparte, legge il giornale.
Già me la vedo, Citro seduta in disparte un po’ impettita, perché vuol sempre aver ragione.
Sua sorella Mary, che sorride beata guardando la luna, inseguendo chissà quale pensiero.
Cri, che ci racconta del suo "meraviglioso" ultimo viaggio.
Ed io, seduta in mezzo con i capelli bianchi a caschetto che aspetto il momento buono per intervenire e, finalmente, dire la mia opinione sull’argomento in questione.
Non importa quale esso sia.
Una vecchiaia serena nel piccolo paese dove Giggino è cresciuto.
Nello stesso paese dove andremo stasera.
Già assaporo il momento in cui vedrò la Citro!
Spero, finalmente, di vederla con i capelli “piastrati” e non con il solito look “spettinato/riccio/crespo” della serie tantosonbellastessoechisenesbatte!”.
E la Mary, anche lei non ricordo da quanto tempo non la vedo.
Dopo un mese passato al mare, con la mamma Silvana ed il figlio Jacopo, sarà cotta, in tutti i sensi!
Invece Crì, che ho incontrato anche quindici giorni orsono, certamente avrà in serbo qualcosa di meraviglioso da raccontarci!
Ed io certamente mi rigenererò in mezzo al casino che faranno, e cercherò di immagazzinare sensazioni da rispolverare nei momenti bui che mi aspetteranno.
Il CANCRO sembra così lontano.
Quasi una cosa inventata.
Ma veramente io sono così malata?
Veramente ho una così grossa lesione alla spina dorsale?
A dire il vero in questo momento nemmeno me ne frega tanto.
Il CANCRO può attendere, fermo al suo posto.
A me, scusate, mi scappa tanto da vivere!
Ciao!
BUONE FESTE
5 anni fa