Dopo un periodo veramente NERO, dopo notti insonni e momenti di disperazione passati a valutare il modo migliore per SUICIDARMI per porre fine ai miei patimenti (gettarmi nel canale Camuzzoni che scorre comodo dietro casa, tagliarmi le vene tra le coperte, impiccarmi al trave di legno della mansarda, ingerire tutte le medicine che prendo dopo essermi scolata una bottiglia di VOV eccetera eccetera), mi sento rinata e piena di energie.
Ho deciso pertanto di accantonare propositi suicidi e di ritirare fuori le palle.
Ovviamente questo percosrso l’ho fatto con il sostegno di quel sant’uomo di Giggino, e con il supporto farmacologico del CENTRO DI TERAPIA DEL DOLORE di Borgo trento.
Qui, ho trovato la PACE.
E una dottoressa supefiga (scusate il termine scurrile ma quando ce vò, ce vò) che mi sta coccolando e seguendo, giorno dopo giorno, per aiutarmi a conVIVERE con la mia malattia, il dolore fisico e la conseguente depressione.
Perché, diciamocelo, non è facile sapere di avere un buco nell’osso sacro che non potrà mai essere tappato e sapere che, al massimo, posso sperare di rimanere come sono.
Per un tempo indeterminato.
Ovviamente non si sa per quanto.
Se dovessi aggravarmi, chemio ad alti dosaggi ed autotrapianto di midollo osseo.
E 70% di recidive a due anni dallo stesso.
Insomma, non una bella prospettiva di vita, non certo una bella prospettiva di morte.
Lo so…c’è di peggio (?) …ma questo mi fa disperare ed incazzare ancora di più.
Ma da una decina di giorni mi sento di avere il CORAGGIO di vivere.
Mi è tornata dentro una grandissima energia.
Ed ho scoperto che essere ATEI e gravemente malati, è una cosa incompatibile.
Ho ricominciato a pregare.
Mi SOLLEVA lo spirito come un mantra.
E non è poco.
Ho smesso di bestemmiare ed ho cominciato a pregare.
A volte Giggino non sapeva se chiamare il medico o l'esorcista....
Non è successo come a Brosio che alla fine dell’AVE MARIA ha avuto un’illuminazione.
Ma ho trovato una "preghiera" che mi calma.
E mi fa sentire parte di un mondo di persone che hanno un comune denominatore: sperare che TUTTO questo serva a qualcosa.
Certo, mica sono "impazzita" non vado a messa tutte le mattine come fanno tante persone disperate.
Provo a cercare un SENSO.
Più che credente, sto diventando SPERANTE.
E mi sono BUTTATA, anziché nel canale, nella VITA.
Od in quel che rimane.
Con la famiglia accanto, e non è poco.
Con tanti amici diversi.
Con tante energie e la forza di combattere questo schifosa malattia.
Ed ho nuovi progetti lavorativi, con un’amica.
Io non ho più le capacità fisiche per lavorare.
Io sarò la mente e lei il mio braccio.
Con tanta voglia di disegnare.
Finalmente sto realizzando lavori che mi piacciono.
Ho un progetto per fare delle borse con i miei disegni ed un amico artigiano.
Andrò a fare una settimana di vacanza con il mio amore.
Io e lui da soli, come due colombi.
Anche per lui è stato un vero periodo di merda.
Vedermi piangere ed urlare, senza nemmeno la voglia di andare a fare un giro al mercato (per me, sintomo MOLTO grave).
Insomma, grazie alle nuove cure, grazie alle persone che mi sono vicine, grazie alla primavera, grazie ai miei gatti (anche se Cicciolinus è svanito nel nulla…qualche stronzo, dopo avere visto la prova del cuoco se lo sarà mangiato, spero gli sia andato di traverso)..
Insomma, tutto una meraviglia.
Mi sento AGITATA da nuove energie…
Sono abbronzata (grazie ai lettini solari in via Zancle), profumata, rinata.
Che questo sia un invito a SPERARE.
Grazie a tutti quelli che leggono i miei POST.
Vi voglio bene.
Un bacio
Ps. Per alcune persone che si lamentano continuamente della loro vita, consiglio un giro in oncoematologia pediatrica.
Vedrete che se avete problemi con la prova-costume…vi passano.
Psps: unica nota "dolente" ho ripreso a fumare.
Avevo smesso vent'anni orsono.
ne fumevo 60.
adesso cerco di contenermi.
e, finalmente, quando qualcjhe medico mi porrà la fatidica domenda (sempre tra le pòrime che mi facevano): LEI FUMA?
io risponderò: "Si, fumo, bevo e mi drogo!"
E loro avranno qualcosa alla quale attaccarsi,e saranno contenti.
Ed anch'io!
Mah!
DONNA CON LESIONE AL SACRO